Biografia Sorella Angela 2

Sorella Angela Musolesi  – Biografia

Nel 1986 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, motu proprio del Presidente della Repubblica.
Nel 1989 ha cominciato a recarsi come volontaria in carcere, prima al carcere romano di Rebibbia poi in tutta Italia, aiutando detenuti di ogni Paese e religione. Si è dimessa da ogni incarico nel corso dell’anno 1992, e ha cominciato la spogliazione di ogni avere chiesta da San Francesco ai suoi adepti. Ha fondato poi l’ARESPI, una associazione di volontariato formata da giuristi e da operatori sociali, che eseguiva azioni per il recupero sociale dei carcerati e dei bambini privi di famiglia (per questi ultimi, forniva consulenza legale gratuita alle coppie che desideravano prendere in adozione i minori).  Dal 1992 al 1997 l’associazione ha operato il reinserimento sociale e il iscatto umano dei carcerati, ha fornito consulenza legale gratuita, li ha seguiti nelle misure alternative alla detenzione, ha effettuato delle raccolte abiti, ha cercato e reperito loro lavoro.

Attestato di conferimento del Cavalierato a Sorella Angela Musolesi.
Il Confermento è presente anche sul sito della Repubblica italiana inserendo il nome Morena Musolesi.

Sorella Angela Musolesi ha organizzato diversi convegni nazionali e internazionali, anche convegni ecumenici a cui hanno partecipato varie personalità, tra cui l’Archimandrita ortodosso-greco Policarpo Stavropulos, il pastore protestante Renzo Bertalot, il pastore valdese Bruno Corsani, il ceco Card. Tommaso Spidlik, l’ortodosso russo Alexader Kalinin,  l’Archimandrita Georges Gharib, melchita, rappresentanti della Caritas, del mondo ecclesiastico come S.E. Card. Malcolm Ranjith, Mons. Georges Gharib, e del mondo laico, come Napoleone Colajanni e Tiziano Terzani.


Il  3 aprile 2004 ho fondato con alcuni amici una Casa Editrice, la  “Edizioni Carismatici Francescani”, che ha pubblicato libri di apologetica di diversi autori, tra cui il Cardinale Castrillòn Hoyos, quando era Prefetto della Congregazione per il clero, dello storico Franco Cardini, dei Card. Biffi e Scola, di vari mariologi tra cui p. Luigi Gambero.
Dal 15 dicembre 1999 al 20 giugno 2010 ha diretto la Casa di Accoglienza “Regalo di Maria” per i poveri, in località Mezzano, provincia di Ravenna. La Casa ha accolto italiani e stranieri da un anno a 70 anni, offrendo loro gratuitamente vitto, alloggio, abiti e talora mediazione lavoro.

Per il dialogo ecumenico, dal diario di Sorella Angela
«Nel 2007, quando i cristiani cattolici non avevano dialogo con i cristiani ortodossi russi, ho inviato a  Alessio II patriarca di Mosca e di tutte le Russie, nell’arco di poco meno di un anno, tre icone molto belle di Maria Santissima (di cui una di Maria protettrice di Ravenna, chiamata Madonna Greca, portata dal mare) chiedendo a Sua Santità di inviarmi una icona di Maria Santissima protettrice della Santa Madre Russia, da mettere all’esterno della casa “Regalo di Maria” di Mezzano (Ravenna), che ospita stranieri e italiani. Dopo il terzo invio, il patriarca mi risponde e mi invia l’icona Iverskaja, che prende il nome della città dove è stata trovata, portata dal mare.

Dopo due mesi da questo invio, i giornali riportano una dichiarazione di sua Santità il Patriarca di Mosca, che dichiara che il dialogo tra ortodossi russi e cattolici può riprendere, e che i laici sono importanti. Certamente le trattative erano in corso da tempo, ma la dichiarazione sui laici mi ha fatto molto piacere, io infatti sono una laica, anche se consacrata, e ho impiegato un anno, per convincere Sua Santità, ma ci sono riuscita. Il Card. Kasper due anni fa, quando gli anticipai che volevo dialogare con loro, mi disse: «Non ascoltano i preti, non ascoltano le suore, forse ascolteranno lei. Ci provi».

Ha organizzato, curato e finanziato la proiezione del documentario Il nemico fraterno di Joseph Rochlit –  29 maggio 2009- Camera dei Deputati, Sala delle Colonne, Via Poli 19- Roma. documentario di un regista ebreo figlio di uno degli ebrei salvati da un ufficiale italiano padre di una mia amica.
“La televisione italiana aveva acquistato due volte il documentario di Joseph Rochilt sul salvataggio da parte di due valorosi soldati italiani (ufficiali) di stanza in Croazia e Bosnia di circa 5000 ebrei. Essi avevano, rischiando la pelle, disatteso agli ordini di Mussolini di inviargli gli ebrei, con motivazioni aleatorie varie, e poi li avevano liberati. Rochlit, figlio di uno degli ebrei salvati, su consiglio del padre aveva costruito il documentario, come memoria dell’evento, ma la Rai non lo aveva mai proiettato. Uno degli ufficiali, Vittorio Castellani, è padre di una mia amica. Venuta a conoscenza della questione, ho fatto ‘il diavolo a quattro’ per sensibilizzare in Rai chi di dovere, in collaborazione con una giornalista ebrea, poi ho organizzato la proiezione alla Camera, facendo qualche comunicato stampa. E’ venuta la Senatrice Fiammetta Nirenstein e qualche Generale dell’Esercito La Rai lo ha trasmesso successivamente alle 23,30. Peccato!”

Nel 1993 ho fatto pervenire a Giovanni Paolo IItramite il Segretario del Vescovo di tutti i polacchi all’estero, da cui lui andava a confessarsiuna lettera privataraccontandogli alcuni trafugamenti delle Sacre Specie Eucaristiche, episodi capitati a me in cui io ero intervenuta riportando l’Ostia consacrata al prete, e pregandolo di prendere provvedimenti: l’eucarestia sulla mano provoca molti danni. Ritornata dall’amico comune sacerdote che avevamo, Wojtyla e io (Mons. Michalski era il Confessore di GPII), e chiestogli la risposta del Papa, mi viene riferito: “Il Papa ha allargato le braccia e detto: non ci posso fare nulla”.

Il 20 novembre 1994, alla solennità di Cristo Re, ho iniziato il Noviziato nell’Ordine Francescano Secolare. Ho fatto la Professione il 13 maggio 1995, ricorrenza dell’apparizione di Maria Santissima a Fatima.
N.B. Nella “Parola del Giorno” della Santa Messa della mia Professione, vi erano le stesse parole che vennero su di me il giorno della mia Effusione nello Spirito, quando i fratelli che pregavano su di me aprirono la Bibbia dopo aver domandato al Signore di donarmi una Parola. All’apertura della Bibbia, mi dissero che la Parola che era venuta: “La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo”. Le stesse parole indicatemi dai fratelli del Rinnovamento il giorno della mia Effusione nello Spirito, sono anche quelle contenute nella Santa Messa della mia Professione e sono anche quelle suggeritemi da
 Don Gabriele Amorth il 5 aprile 1995. Quando gli spiegai le grosse peripezie a cui ero sottoposta, e che ero spesso sull’orlo di un baratro, gli chiesi: come mai tutto questo? Mi rispose: “Sono dovute al Voto di Vittima che hai fatto. Vai a casa e leggiti il Salmo 117, l’ultima parte, capirai”. Santo  Cielo, aveva ragione. Salmo 117, nell’ultima parte: “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”. Infatti spesso sono testata d’angolo, sia per i laici che per taluni consacrati.    

7 gennaio 1996: lettera al Card. Joseph Ratzinger e risposta di Joseph Clemens a nome di Ratzinger di apprezzamento della mia proposta di indire in occasione il Grande Giubileo del 2000 una settimana di riparazione per la mancata unità dei cristiani, all’interno della quale in ogni chiesa del mondo si sarebbe dovuto recitare il Padre Nostro in latino come segno di comunione e mancata riparazione. Ratzinger apprezza e scrive di avere trasmesso al Presidente del Comitato per il Giubileo, P.zza della Città Leonina 9, presieduto dal Card. Sepe, la mia proposta. Lì si blocca. Comprensibile, all’epoca in buona parte delle chiese si diceva solo in italiano. Un amico prete, che cenava con i chierici del Grande Giubileo, mi riferisce che a tavola i suddetti hanno deriso la mia idea.

Febbraio 1996: su richiesta dell’Arcivescovo portoghese Mons. Arvin Pereira, canonico penitenziere in San Pietro e ex Nunzio Apostolico in Madagascar, costruisco, dal Prefazio alle Letture, una Messa a Maria Santissima Regina della Vita, in riparazione delle uccisioni della vita, specialmente dell’aborto, che viene officiata a Roma da detto Arcivescovo per la prima volta alle veglie Eucaristico-mariane che si svolgono alla chiesa di San Crisogono e successivamente da altri sacerdoti nel corso degli anni (mi hanno detto che sono la prima donna che “costruisce” interamente una Santa Messa su richiesta di un sacerdote). Me l’hanno chiesta e l’ho data anche ai Servi di Maria, sempre per officiarla e di riparazione dell’aborto.
Avevo chiesto a un convegno tenutosi Il 25 novembre 1991, in collaborazione con la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma e le Edizioni Dehoniane di Bologna, svoltosi a Roma presso la Camera dei Deputati (Sala del Cenacolo) che si accentuasse la devozione a Maria Santissima, madre e regina della Vita, come atto di riparazione all’aborto. Ne avevo parlato con Madre Teresa di Calcutta nel febbraio 1991, che aveva aderito alla mia idea.
Il mio cammino spirituale
Nel  1985 sono entrata nel “Rinnovamento nello Spirito Santo”, gruppo “Maria” di Roma. Si riuniva alla Chiesa di Sant’Apollinare, dove adesso c’è la Pontificia Università del Sacro Cuore.
Il 13 maggio sono entrata nell’Ordine Francescano secolare. Appartengo alla Fraternità dei Frati Minori di Sant’Antonio, Roma

Maria è veramente l’unica ragione della mia speranza. Appartengo ai principali Movimenti Mariani sparsi in Italia: nel 1997 sono diventata “Ausiliaria” della Legio Mariae, Presidium “Regina Pacis” di Bologna, e sempre nel 1997 ho fatto il giuramento nell’Immacolata di Padre Kolbe, presso la Basilica dei Santi Apostoli di Roma.
Nel 1990 ho avuto dal Padre e dal Figlio, in unione con lo Spirito Santo, il dono-Eucarestia, con una fortissima discesa di Spirito Santo, che si è dissolta nell’arco di un anno e mezzo, per cui sono tornata alla dimensione umana “normale”,  lasciandomi però i doni di cui sanno i miei Confessori. E’ presente nel sito www.dioesiste.org e riportato da alcuni siti cattolici.

Nel 2015 ho dato vita a I figli della Luce. Ho scritto testi di tematica giuridica, sociale e religiosa.
Nel campo religioso ho scritto 3 libri con Don Gabriele AmorthPresidente degli esorcisti, L’azione del maligno: come riconoscerla e liberarsene, Vincere il demonio con Gesù, frutto di tanti anni di collaborazione insieme (28 anni). Il testo è pubblicato in 23 Paesi del mondo, da più editori. Sono l’unico autore al mondo a cui a livello paritario Don Amorth ha consentito di mettere accanto al suo nome quello di un altro, in quanto il testo è frutto di tanti anni di collaborazione insieme e rappresenta il suo pensiero.
Altri miei libri: El vive, Dio dei vivi, Padre Matteo La Grua, insegnamenti sulla preghiera di guarigione e di liberazione.

Da una intervista inedita di Don Marcello Stanzione

Angela mi dice: “L’importanza dei sacramenti non è assolutamente capita, io credo da nessuno, all’interno della Chiesa. Per esempio, nel corso degli anni e con le preghiere di liberazione, ho visto e abbiamo visto con i miei gruppi di preghiera che quando vi è di mezzo il sacramento del matrimonio pregando su di un coniuge in qualche misura si libera anche l’altro coniuge. Ma siamo solamente noi “I figli della Luce” ad averlo constatato e a pregare così, su uno dei due quando uno si è allontanato dalla Chiesa o si vuole separare. Il risultato si vede dopo molto tempo, ma si constata e c’è sempre. Dovrebbe essere diffusa molto di più la nostra esperienza e spiegato molto di più che veramente Gesù anche in questo ci ha fornito delle indicazioni assolutamente veritiere: i due sono un corpo solo!
Altra cosa: il valore del battesimo. I demoni si arrabbiano molto, ma molto davvero, quando una madre recita la novena al Preziosissimo Sangue per la salvezza di suo figlio. E anche quando qualcuno la fa per la salvezza di qualcun altro. Non ci sono delle reazioni violente, lo preciso, ma da alcune frasi dette “dal cretino” si capisce che il demonio sa che si sta intercedendo in virtù del battesimo del bisognoso e del sangue di Gesù sceso in lui nel battesimo. E la vittoria è sempre certa, sempre certa, sia per la salvezza che per la conversione, se ovviamente, per la conversione, si continua malgrado i fallimenti iniziali e i non esiti positivi delle prime fasi. Questa costanza è gradita a Dio (è opportuno affiancare questa orazione con altri atti devozionali, ma anche solamente questa preghiera dà la vittoria certa)”.