I TRE SEGNI DI CROCE CHE SI FANNO PRIMA DELLA LETTURA DEL VANGELO, COSA SIGNIFICANO?
OMELIA DI MONS. GIUSEPPE MAGRIN
Ospite de I figli della Luce c/o Chiesa di S. Silvestro al Quirinale, Roma (trascrizione a cura di Monica Latini)
Con questo spirito celebriamo l’eucarestia qui oggi, io per la prima volta e con voi anche per la prima volta, invitato da .. si vede subito chi può aver invitato, e condivido con voi anche i canti che magari sento per la prima volta .. e voi condividete con me quello che sentirete di nuovo. Essendo io abituato a muovermi su più di 100 Nazioni nel Mondo a causa del mio lavoro in Vaticano, e quindi avendo girato 5 Continenti, ho sentito i canti di tutti i tipi, perciò non mi stupisco più ma ascolto volentieri.
Con questo spirito, preghiamo.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo (Amen).
La Grazia e la gratuità del nostro Signore Gesù Cristo, l’amore che è Dio Padre, la comunione che è lo Spirito Santo, sia con voi (E con il tuo Spirito).
Coscienti, noi pure come battezzati, come Chiesa, dei nostri limiti, chiediamo perdono di essi, così come li vede il buon Dio.
(Confesso a Dio Onnipotente, ed a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni. Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa, e supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro).
Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna (Amen).
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Noi celebriamo questa eucarestia con la liturgia che ricorda i martiri del Giappone Miki, Paolo e compagni, crocifissi, e poi uccisi con colpi di spada.
O Dio forza dei martiri, che hai chiamato alla Gloria Eterna San Paolo Miki e i suoi compagni, attraverso il martirio della croce, concedi anche a noi, con la loro intercessione, di testimoniare in vita ed in morte, la fede del nostro battesimo … Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio che è Dio, che vive e regna con Te, nell’Unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli (Amen).
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Sediamoci. Chi va in alcuni Paesi dell’Africa, e intende ascoltare in piedi la personalità che parla, viene cacciato, perché la grande personalità va ascoltata sedendosi … Il rovescio delle nostre abitudini. ….. Chi va in Papua, in Nuova Guinea, e domanda come mai la Cattedrale ha il tetto così basso, che puoi toccarlo con la mano, il Vescovo ti risponde “Padre Giuseppe, se la chiesa fosse alta ancora di più, gotica, le persone non vengono più, perché qui pensano che Dio non possa sentire le preghiere che si fanno in chiesa, quindi con il tetto bassissimo, guadagniamo tutti .. e Dio può ascoltare le preghiere dei fedeli ed esaudirle”. Due modi di interpretare uno stesso evento, anche lo stesso messaggio evangelico. Gesù ci ha detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita, ma sarà lo Spirito Santo a condurvi alla pienezza della Verità”. Il povero Spirito Santo non è così considerato come Gesù. Il Padre lo invochiamo sempre, lo sentiamo un po’ un papà, ma lontano, non così vicino quanto Gesù. Il Padre è il Sommo Pontefice. Non lo è il Papa eh, COME SI SENTE DIRE! Il Papa non è Sommo Pontefice! Lo ha ripetuto Papa Francesco: “Io sono Vescovo di Roma, il successore di Pietro”. Sommo Pontefice vuol dire “costruttore del ponte”, per intenderci. Fra Dio e l’umanità è il Verbo, che unisce le due sponde: la natura umana che è fatta anche di oneri, e la natura divina con il Padre e lo Spirito Santo. Lui è il Sommo Ponte, e noi ne siamo pietre vive. Quindi, sopra di noi passano le generazioni di cristiani. Ogni religione è un tendere a tentoni verso Dio. Ad un certo momento il buon Dio ha detto: “Dò io una risposta a questa domanda dell’essere umano di capirmi. Mando il mio stesso Figlio. Si farà anche uomo come uno dei tanti, in Palestina, ma è Mio Figlio, persona divina, eterna, che per merito dello Spirito Santo condivide con me tutto, da sempre e per l’eternità”. Ma non è solo Dio, è in tre persone, uguali e distinte. Questo tutt’uno, ad un certo momento, come Padre ha deciso di mandare il Figlio. “Il Padre ha tanto amato il mondo da consegnargli persino il Suo unico figlio”. Si è fatto anche uomo, come umanità non l’abbiamo accolto, e lo abbiamo punito, come ebrei, crocifiggendolo. Ma attraverso questa via della sofferenza, dell’umiliazione, dello scarto, Lui ha recuperato tutta l’umanità, la quale ha preteso di essere uguale a Dio come tanti angeli. Noi li chiamiamo spiriti maligni, demoni .. hanno pensato di essere pari a Lui. Hanno fatto un fallimento colossale, quindi Dio è venuto a recuperare, dicendoci chi è Lui, e chi siamo noi: “Il tutto che è Lui, il niente che siamo noi”. La pretesa nostra è di essere noi il tutto al posto Suo, trattando Lui come un niente. Questo è il peccato dell’uomo, ed il peccato di certi angeli ribelli, ed io non vorrei che si dicesse “il” maligno?! Ma quale maligno, sono legioni! Fino a milioni, miliardi di ribelli che hanno rifiutato di essere semplici esseri creati. Milioni! Alla conclusione della nostra esistenza, ci sarà la morte fisica: “Cenere siete e cenere ritornerete”. Chi risorgerà? Dobbiamo tenere presente questa considerazione. Il buon Padre ha preso l’iniziativa di mandare il Figlio, per opera dello Spirito Santo, che è diventato per così dire una “rivelazione”, una risposta al nostro bisogno di conoscerlo. QUINDI NOI, NON SIAMO UNA RELIGIONE DELL’UOMO VERSO DIO, MA UNA RIVELAZIONE DI DIO VERSO L’UOMO. Siamo con Gesù un tutt’uno, umanità aggiunta all’umanità del Verbo. Come diceva Santa Elisabetta della Trinità “noi siamo umanità aggiunta all’umanità del Verbo, noi siamo la rivelazione di Dio per noi oggi. Con tutti i contrasti che gli altri possono avere, siamo noi a mostrare il nome di Dio. Siamo altri Cristo, per opera dello Spirito Santo. Allora lo Spirito Santo ha un’importanza enorme … è vero?! Pari a quella di Gesù! e lo Spirito Santo come si chiamava in ebraico? ”Ruah”! Ruah è al femminile! Ruah è un nome femminile, è un nome femminile! Ditemi, sopra Gesù nel Giordano, quando fu battezzato da Giovanni Battista, dal cielo scese chi? Una colomba! Come mai “una” colomba e non “un” colombo? E’la dimensione femminile dello Spirito Santo. … Lo Spirito Santo non è che la tenerezza materna del Padre; è la comunione che fa si che il Padre sia padre per il Figlio, ed il Figlio sia figlio per il Padre … è la comunione attiva, MA È ANCHE LA COMUNIONE DELL’ENERGIA INFINITA, IRRADIATA DAL PADRE ATTRAVERSO IL FIGLIO, e del Figlio verso il Padre. NOI SIAMO NEL FIGLIO, COINVOLTI DALLO SPIRITO SANTO NEL FIGLIO, IN QUESTO TUTT’UNO. PER CUI TORNIAMO DA FIGLI ADOTTATI AL PADRE. È bellissimo! È bellissimo! Per opera dello Spirito Santo e quindi in Maria. .. Ah si, strano! Quando dovettero tradurlo in greco, la parola Ruah, al femminile, la colomba, è venuto fuori una parola neutra: “Pneuma”. Quando la tradussero in latino, è venuta fuori una parola maschile, “lo Spirito Santo”. No, è “la comunione”! Quindi, quando il Padre decise che il Figlio suo si incarnasse nel grembo di Maria…. c’è una dimensione materna umana di Maria, e la dimensione materna divina del Padre, nello Spirito Santo … e nacque il maschio più perfetto. La congiunzione di queste due tenerezze materne per opera dello Spirito Santo, voluta dal Padre, è la perla più preziosa della natura umana, che non è solo natura umana, è il verbo persona, e quindi, è importantissimo lo Spirito Santo, È IL GRANDE LOTTATORE DI OGGI, con Gesù, proprio per allontanare e tenere calmi tutti coloro che pretendono di sollecitarci ad essere pari a Dio. Li chiamiamo spiriti maligni, li chiamiamo persone maligne, quelle persone umane che hanno questa pretesa di essere pari a Dio, e dunque, è lecito tutto ciò che si fa per allontanare questi. Chiamali esorcismi, chiamali intercessioni, chiamali preghiere di liberazione, chiamali come vuoi, non importa! L’importante è sapere che lo Spirito Santo è presentissimo in ogni azione e preghiera che facciamo. È totalmente completo in Cristo! È l’umanità che continua in Lui per farsi umanità in Cristo ed umanità morente. Ecco perché al battesimo, nei primi tempi associavano cresima ed eucarestia, i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana. Insieme al battesimo per diventare figli di Dio e poter andare in Paradiso, si faceva questo. Ma vanno in Paradiso anche altri di altre religioni! Non a milioni, ma vanno, devono riconoscere Dio creatore e amarlo in qualche maniera. E amare molto i propri fratelli. Amarli. Noi siamo figli di Dio “speciali”, investiti di Spirito Santo, nella Pentecoste, per essere ai giorni nostri discepoli, e fare dei discepoli. E quindi se un battezzato non è missionario, non è cristiano! Se un battezzato non è missionario a casa sua, “in casa”, nelle famiglie della parrocchia, e nell’ambiente di lavoro, fino ai confini del mondo, ma partendo da casa sua, nella sua cultura, non è cristiano. Il cristiano vero, pensa sì al paradiso come meta ultima, ma pensa anche alla terra, a trasformarla in paradiso. Hai capito?! Dio è un paradiso di relazioni “divine” che vuol trasformare questo ambiente cosiddetto “antropologico”, umano, in modo che l’umano non sia più peccatore, l’umano sia più intelligente, l’umano sia più efficiente in maniera divina. Quindi, ogni volta che partecipiamo al sacramento dell’eucarestia, a partire dalla liturgia, Lui mi rimette missionario; … cioè mi lascio portare in braccio da Dio, che mi mette là dove avrei dovuto essere, secondo il Suo progetto. Io mi riconcilio con la confessione, …. io mi riconcilio con il tutt’uno di Dio in me. ….. Grandioso ! Qual è il futuro di Dio in te? Che disegno ha Dio su di te? E’ con la riconciliazione, la confessione sacramentale che lo recupero, se mi sono un po’ deviato, o stancato, o fermato, ecc … Dio mi prende in braccio e mi porta là dove avrei dovuto essere, secondo il Suo disegno d’amore, cancellando il passato, correndo a tutta velocità, sul Suo futuro, e non sui miei sogni. Il cristiano non può avere sogni suoi, ma quelli di Dio! Dobbiamo tener conto di questa rivoluzione che dovremmo fare, celebrando i sacramenti per diventare sacramento, cioè segno visibile ed efficace del modo di vivere e di parlare di Cristo … ECCO PERCHÉ I 3 SEGNI DI CROCE CHE HO VISTO FARE PRIMA, VANNO FATTI IN MANIERA DIVERSA, AD INDICARE CHE “IO PENSERÒ” COME IL VANGELO (SULLA FRONTE), AD INDICARE CHE “IO NE PARLERÒ” AD ALTRI (SULLA BOCCA), SECONDO COME DICE LO SPIRITO SANTO, AD INDICARE CHE “IO STESSO INTERIORIZZERÒ” IL MESSAGGIO (SUL CUORE), FINO ALL’EROISMO … invece …. neanche se ne accorgono in America Latina che aggiungono crocette assurde a destra ed a sinistra … no… I 3 segni della croce hanno un significato precisissimo, missionario …. Bello! E’ con questo spirito che pensiamo ai crocifissi martiri del Giappone. Avevano parlato della croce, e la sfida è stata questa: “Da parte dell’imperatore vi crocifiggiamo come avete predicato che è stato fatto del vostro fondatore” e morirono sorridenti sui chiodi. … Sorridere sui chiodi è difficile! Sono diventati segno di “conversione”, prendendo il dolore con sorriso, anzi sorridendo al dolore. Mi ricordo anche S. Ignazio di Antiochia, che non voleva essere allontanato dai cristiani di Roma, per essere sbranato dalle belve. O sei matto, o sei santo! Questi sono martiri! Martirio in greco vuol dire “testimone forte”. Abbiamo bisogno di questi testimoni. E allora si ricolleghiamo alla prima lettura. San Paolo, nella lettera ai Gàlati scrisse “Io sono venuto ad annunciarvi Cristo e Cristo crocifisso, e desidero solo essere totalmente immedesimato a Cristo, io sono morto alle leggi anche ebraiche, e sto vivendo in Dio”. “Sono stato crocifisso per Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me, per opera dello Spirito Santo!” E’ la barriera più forte, per fermare i cosiddetti “nemici di Dio”, siano angeli, che umani. L’eucarestia è la barriera delle barriere! Cristo dentro di te. Lo assimili e ti assimila. È l’onnipotenza dentro di te. Lasciarsi prendere da Cristo. Chiedere che ci entri e che ci faccia entrare nel vortice della Trinità, dei 3, della comunione che è lo Spirito Santo, attiva comunione fra il Padre ed il Figlio. E allora per me vivere è Cristo! Questa vita che vivo nella carne, nel corpo, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, e fede non è “credere a..”, ma è “immedesimarsi da innamorati con Cristo”. Cambia tutto! È Immedesimarsi da innamorati, con Cristo, per cui fra virgolette perdi la testa per Lui … ed è il mio augurio questa sera in questa celebrazione eucaristica.