Tre cose che attirano gli angeli in casa

TRE COSE CHE ATTIRANO GLI ANGELI IN CASA

Trascrizione dal parlato di Silvia Mafucci

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Attirare la presenza degli angeli in casa, è possibile? Sì, ma come farlo concretamente?

L’angelo è dove agisce. Dunque, come possiamo attirare l’azione degli angeli? A volte pensiamo: “Gli angeli sono lassù, noi siamo quaggiù”. No, nel piano di Salvezza nostro Signore vuole che gli angeli ci aiutino, e gli angeli muoiono della voglia di aiutarci, ma hanno bisogno che noi premiamo il pulsante giusto, per così dire. Non si tratta di un pulsante magico che si preme e basta ma ci sono diverse cose che si possono fare per attirare l’azione degli angeli. Oggi parleremo di tre modi.

Il primo è qualcosa di cui pochi parlano ma è molto importante e vi spiego perchè. La prima cosa che possiamo fare per attirare la presenza degli angeli nella nostra casa è l’AMMIRAZIONE.

In che senso? Intendo dire che il convivio umano, quello vero, quello cattolico, con carità, non esiste senza ammirazione e gli angeli vanno in quei luoghi in cui c’è vera ammirazione. Troppo teorico per i vostri gusti? Bene, spieghiamoci meglio. Il primo argomento a supporto di questa affermazione è il seguente: perché San Michele Arcangelo cacciò Lucifero dal Cielo scaraventandolo all’inferno con gli altri angeli che si erano ribellati a Dio? Perchè successe ciò? Per una ragione molto semplice: Lucifero si era rifiutato di ammirare e di adorare Dio come unico Dio. Lucifero voleva essere come Lui, come Dio, voleva essere il primo tra tutti, invece di obbedire ad un unico essere supremo. Decido io ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Io sono Dio. Quindi, gli mancò la suprema ammirazione che egli doveva a Dio. Il Libro di Isaia, Cap. 14, descrive quell’atto di ribellione molto bene e dice: “Come mai sei caduto dal Cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore dei popoli? Eppure tu pensavi: ‘salirò in Cielo sulle stelle di Dio, innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea nelle parti più remote del settentrione, salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo’. E invece sei stato precipitato negli Inferi, nelle profondità dell’abisso”.

E cosa fece San Michele? Non gli disse di andare all’inferno, bensì gli disse qualcosa di molto più profondo: Disse; “Chi è come Dio?”. Il nome Michele in ebraico Michäel significa proprio ‘chi è come Dio’. Quindi San Michele Arcangelo scacciò Lucifero e gli altri angeli all’inferno con un atto di suprema ammirazione. Ecco perchè nei luoghi in cui c’è ammirazione per tutto ciò che assomiglia a Dio, per tutto ciò che è legittimamente superiore a me, attiro la presenza degli angeli.

Ora, è chiaro che se vivo nell’invidia per ciò che gli altri hanno di buono e che io non ho, attiro i demoni.

Un’altra cosa: il peccato originale, che cosa fu? Il serpente volle installare invidia e orgoglio in Eva e Adamo dicendo loro: ‘diventereste come Dio’. Invece di ammirare la maestà di Dio, va da loro due e quei due iniziarono a pensare: “Noi saremo come degli dei”. Ora, quando facciamo come San Michele noi allontaniamo il diavolo e attiriamo la presenza degli angeli. Ma come farlo concretamente? Dunque, tutto ciò che vedo di buono e di superiore a me è in qualche modo il riflesso della maestà di Dio e quindi sono obbligato ad ammirarlo. Grazie a Dio, qualcuno è più intelligente di me, canta meglio di me, parla meglio di me, conosce meglio la matematica, eccetera. Qual è il problema? Io non sono Dio, non sono tutto. Se qualcuno ha qualcosa in più di me, ringrazio Dio, … Magnificat!

Questo atteggiamento dell’anima attira immediatamente l’azione degli angeli, mentre il contrario, questa eterna competizione per cercare di abbassare gli altri e primeggiare, questo attira Lucifero che in Cielo lanciò il grido: “Non servirò” perché

voleva essere superiore a tutti e non ammirare niente e nessuno. Quindi, se ammirerete tutte le cose che sono secondo Dio, tutto ciò che è bello, tutto ciò che è vero, tutto ciò che è buono, applicando tutta questa ammirazione nella vostra vita, vedrete come la convivenza in casa diventerà più leggera perché è la convivenza basata sulla competizione e sull’invidia diventa insopportabile. La vera coesistenza è quella che si basa sull’ammirazione reciproca. Questa è la prima cosa.

La seconda cosa, e può sembrare strano che sia legata agli angeli, è il gusto per l’ordine.

Sant’Agostino dice: “Conserva l’ordine e l’ordine ti conserverà”.

Questo desiderio di lasciare tutto in ordine, di lasciare tutto pulito, è riflesso di un’anima pulita ed ordinata e questa è una cosa che dobbiamo imparare. Dio, nostro Signore, ha creato un universo in cui tutto è interconnesso. Quindi tutto ciò che è materiale ha una qualche relazione con la sfera spirituale. Quindi il gusto dell’ordine attira la presenza degli angeli. Non è l’unica cosa, ma è una delle cose. Parleremo più approfonditamente di questo aspetto in un altro video quindi qui mi limito appena ad enunciarlo.

Perciò ciò che tende all’ordine aiuta la pratica della virtù ed attira gli angeli a causa di questa relazione della sfera spirituale ha con quella materiale.

Passo al terzo punto, la lingua. In che senso? Leggerò alcuni passi della Sacra Scrittura per ricordarci dell’importanza per la vita spirituale di una lingua pura, di una lingua pulita, di una lingua in ordine. Guardate cosa scrive San Paolo a Timoteo: “Sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza”. Vedete, il modo di parlare esprime ciò che abbiamo nel cuore, se per caso siamo abituati continuamente a dire parolacce, tanto per citare un vizio molto diffuso, allora c’è qualcosa che non va nel nostro cuore. Si vede da ciò che dice la Sacra Scrittura in San Matteo, Cap 12, vers. 34. Dice: “la bocca parla dalla pienezza del cuore”. Pensate a questo ogni volta che avete la tentazione di utilizzare un linguaggio volgare o poco caritatevole. Pensate: _ ‘Gesù direbbe queste parole? Si rivolgerebbe così alle persone?’

In definitiva, le parolacce sono un peccato che attirano il diavolo, nel senso che il diavolo ama la volgarità. Il nostro termine di paragone deve essere sempre nostro Signore, la Madonna e quindi anche gli angeli.

Vedete quanto è interessante ciò che dice la Lettera di San Giacomo, Capitolo Terzo: ‘Se uno non manca nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se si sa come imbrigliare la lingua, allora si sa come imbrigliare tutto il corpo’. E’ interessante l’esempio che fa. Lui continua dicendo: “Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi benché siano corpi così grandi e vengano spinte da venti gagliardi sono guidate da un piccolissimo timone, dovunque voglia chi le manovra. Così anche la lingua è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco qual grande foresta può incendiare, anche la lingua è un fuoco, può essere il mondo dell’iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo, incendia il corso della vita traendo la sua fiamma dalla geenna (cioè dall’inferno)”.

Vedete che interessante, il Vangelo ci sta dicendo che se non teniamo a freno la lingua, questo piccolo muscolo apparentemente innocuo, apriamo le porte dell’inferno perché la lingua è un fuoco. Ma se è così, ciò che viene dal Cielo può anche elevare l’uso della parola, può elevare la lingua. Questo significa, per nostra consolazione, che se ci si sforza di mantenere un modo di parlare elevato, rispettoso ed educato, allora attireremo anche gli angeli e contemporaneamente terremo chiusa la porta dell’inferno.

A volte le situazioni della vita esigono che si sia fermi ma ci sono persone che pensano che per essere ferme, per essere forti, debbano imprecare. Questa è una follia oltre che un peccato.

San Giacomo prosegue dicendo: “La lingua è un male ribelle. E’ piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore Padre e con essa malediciamo gli uomini, fatti a somiglianza di Dio. E’ dalla stessa bocca che esce maledizione e benedizione. Non deve essere così, fratelli miei. Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso oggetto acqua dolce e amara?”

Vedete, dobbiamo risolvere questa contraddizione se vogliamo attirare la Grazia di Dio, se vogliamo attirare gli angeli in casa. Sembra una cosa secondaria ma l’uso di parolacce è un peccato che molte persone, anche brave, pensano di non avere, diventando così strumenti dell’inferno, non sempre, necessariamente per quello che si dice ma anche per il modo in cui si dice. Quindi, sono cose di cui dobbiamo occuparci.

Vorrei adesso ricordarvi l’importanza di fare questo apostolato, di diffondere questo messaggio anche ai vostri amici. Non tenete queste cose per voi. Guardate cosa dice la Sacra Scrittura al Libro di Daniele: “Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre”. E San Tommaso d’Aquino ci dice che il bene è diffusivo. Quindi, se lasciamo che rimanga dentro di noi, senza che dia frutto, senza fare apostolato, questo appassirà e marcirà.

Aiutatemi dunque in questa opera di carità diffondendo i video di questo canale, mettendomi un ‘mi piace’ e iscrivendovi al canale e lasciando i vostri commenti, cosicchè gli algoritmi di YouTube lasceranno gli argomenti del canale maggiormente visibili anche a chi ancora non ci conosce. E dopo aver fatto tutto questo ricordatevi che anche per riparare alle parolacce, alla poca carità che possiamo avere avuto in passato, potete lasciare le vostre intenzioni sul link che trovate in descrizione (www.gliangelisonoconnoi.it). Ogni venerdì infatti facciamo celebrare una Santa Messa secondo le intenzioni di coloro che le lasciano su tale link.