Catechesi di Fra’ Stefano. Camminare nello Spirito Santo
Trascrizione dal parlato di Simona Lato
Molti credenti non sanno cosa significa essere cristiani, non saprebbero nemmeno dire che differenza c’è tra essere cristiani o non esserlo.
Se consideriamo che lo Spirito Santo è la cosa più importante nella vita dei credenti, ci aspetteremmo di sentirne parlare spesso. Invece la maggior parte dei cristiani, va in Chiesa settimana dopo settimana, anno dopo anno e non ha mai ascoltato una singola predica dedicata allo Spirito Santo e al modo in cui opera nella nostra vita.
Ci domandiamo come mai non riusciamo a pregare, come mai non abbiamo la forza di fare la cosa giusta, come mai non abbiamo il coraggio di vivere nella verità, come mai non riusciamo a fare progressi nella vita spirituale e via dicendo.
Dalle Scritture, é così chiaro che non possiamo servire Dio in modo adeguato se non capiamo come lo Spirito Santo agisce in noi; di sicuro, non possiamo comprendere la verità della Parola di Dio senza l’opera dello Spirito Santo: uno dei suoi compiti principali è interpretare per noi la Parola di Dio in modo corretto ed è essenziale al nostro cammino di fede.
Ci sono molte cose da dire, perché è davvero importante come opera lo Spirito Santo nella nostra vita di credenti. Seguendo questa meditazione, capiremo chi è lo Spirito Santo, come agisce in noi, cosa possiamo fare per riconoscerne la voce, come camminare nello Spirito e cosa fare per riuscirci.
Cominciamo ascoltando cosa scrive San Paolo nella lettera ai Galati capitolo 5 versetti 16 e 17: “Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose sono opposte l’una all’altra così che voi non fate quello che vorreste”.
San Paolo parla della nostra incapacità a fare quello che vorremo ed effettivamente, ci capita spesso di fare cose che non vorremmo fare e che fanno male a noi e agli altri eppure le facciamo lo stesso.
Come mai facciamo le cose che non vogliamo fare? Sono i desideri della carne a portarci fuori strada e, non mi riferisco alla carne nel senso della pelle, ma a quelle inclinazioni, passioni disordinate che stanno dentro di noi e sono contrarie al vero amore, contrarie a Dio. Dentro di noi c’è anche lo Spirito Santo che ci orienta verso il bene, ma questo non ha rimosso da noi la propensione a fare cose negative. Questo combattimento interiore ci accompagna ogni giorno della nostra vita.
In Galati 5,25 è scritto : “Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito”. Questo è esattamente quello che vogliamo fare: vogliamo camminare nello Spirito, ma da dove cominciamo?
Chiediamoci innanzitutto: chi è lo Spirito Santo? Voi mi risponderete: io so chi è Gesù, io so chi è Dio, ma lo Spirito Santo non so chi sia. La Bibbia ci parla dello Spirito Santo come di una persona.
Il vangelo di Giovanni al capitolo 14 per esempio, dice che lo Spirito Santo ha le qualità di una persona. Leggiamo il capitolo 14, versetti 16 – 17: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi sempre, lo Spirito di verità”.
Al versetto 26 dice :“Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. Vediamo che questi versetti ci parlano chiaramente della presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Queste sono le tre persone della Trinità. Un unico Dio, tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Il Padre compie la sua opera, il Figlio compie la sua opera e lo Spirito Santo compie la sua opera. L’opera dello Spirito Santo ha una funzione capitale nella vita di ogni credente.
Dio ha inviato lo Spirito Santo nella mia vita e nella vita di ogni credente per una ragione ben precisa.
Dunque quando noi parliamo dello Spirito Santo, non parliamo di una vaga energia, ma di una persona, che dà energia.
Gesù dice chiaramente che il Padre manderà Lui (lo Spirito Santo) nel suo nome, quindi il Padre è una persona, Gesù è una persona e lo Spirito Santo è una terza persona.
Stiamo dunque parlando di qualcuno che il Padre e il Figlio hanno mandato a noi, perché non potremmo mai riuscire a realizzare la missione che ci hanno affidato senza lo Spirito Santo.
Per capire qualcosa in più di questa persona che è lo Spirito, possiamo osservare che Gesù lo chiama con questo nome: il Consolatore; lo Spirito Santo è il Consolatore che nella lingua originale, il greco antico, si dice “Paracletòs”, il “Paraclito” che indica una persona che ci sta accanto e che ha la funzione di aiutarci, di consolarci.
Ha anche il compito di avvocato difensore. Da quali accuse dovrebbe mai difenderci? Da quale accusatore dovrebbe difenderci?
Il libro dell’Apocalisse ci dice chiaramente che l’accusatore è il diavolo: il diavolo che ci accusa davanti a Dio per i nostri peccati. Ma il diavolo accusa anche Dio, insinua nella nostra mente che Dio è cattivo e fa ricadere su Dio la responsabilità delle malattie, del male e della morte. Lo Spirito Santo ci difende dalle accuse del diavolo, sia dalle accuse che rivolge a noi, sia dalle accuse che rivolge a Dio. Noi abbiamo accanto a noi una persona che ci aiuta, ci consola e che ci difende.
Tornando al versetto 26 : “Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
Un compito importantissimo dello Spirito è di ricordarci tutto quello che Gesù ci ha detto, lo Spirito Santo fa risuonare dentro di noi le parole di Gesù, ce le ricorda nel momento in cui abbiamo bisogno e in questo modo, ci aiuta a capire che cosa dire, cosa fare, come interpretare la realtà che ci sta davanti.
Non so se è mai capitato anche a voi di trovarvi in una situazione difficile, complicata, quando non sappiamo più che strada prendere e in quel momento, una voce interiore ci ricorda una parola del Vangelo che torna a darci speranza e ci dà la forza per andare avanti: quella è la voce dello Spirito Santo. In quel momento, è proprio Lui che ci parla e compie il compito che gli è stato affidato dal Padre; é lo Spirito che ha il compito di insegnarci ogni cosa, per questo il nostro progresso spirituale può avvenire solo grazie alla presenza dello Spirito Santo e non può avvenire senza di lui.
Se prendiamo Giovanni al capitolo 15, versetto 26 troviamo questo: “Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di Verità (le Scritture lo chiamano spesso lo Spirito di Verità) che procede dal Padre, Egli mi renderà testimonianza”.
Lo Spirito dunque, testimonia chi è Gesù, qual è il suo ruolo nella nostra vita.
Lo Spirito Santo non parla mai di se stesso ma solo di Gesù. Se poi guardiamo al capitolo 16 versetto 8, troviamo un altro compito dello Spirito.
Voi, per esempio, forse pensate di credere in Gesù perché avete scelto di credere in lui; pensate che avere fede sia una scelta vostra e in parte è così, ma come è avvenuto che noi abbiamo riconosciuto che Gesù ha parole di verità e di vita eterna?
Proviamo ad ascoltare cosa dice Gesù: “Quando il Consolatore sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di Verità, Egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future”.
Vedete quanti compiti specifici sono stati affidati allo Spirito Santo: Lui ci sta accanto, ci aiuta, ci consola, ci difende, ci insegna ogni cosa, ci ricorda le parole di Gesù, ci guida alla verità, ci annuncia le cose future.
Nel versetto 14 dice :“E mi glorificherà”; infatti, lo Spirito ci aiuta a comprendere che Gesù è il Signore della nostra vita.
Avendo compreso queste cose possiamo passare alla Lettera ai Romani capitolo 8, versetto 11. Paolo dice: “E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”. Cosa ci sta dicendo Paolo?
Lo Spirito Santo abita in noi, il corpo mortale di ogni singolo credente è abitato dallo Spirito Santo ed è proprio lo Spirito la fonte della nostra vita. E’ Lui che ci dà la vita e ci rende figli di Dio. Noi siamo abitati dallo Spirito Santo quando lo accogliamo e lo ascoltiamo, quando gli permettiamo di essere la luce della nostra vita.
Passiamo ai versetti 14 e 15 dove Paolo scrive: “Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno Spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: “Abbà! Padre!””.
Quando lo Spirito Santo abita in noi, noi rinasciamo dall’alto, nasciamo come Figli di Dio. Io sono un Figlio di Dio, voi siete figli di Dio ed è per questo che ci rivolgiamo a Dio chiamandolo: “Abbà” che significa Papà o se preferite, Padre.
Il versetto 16 dice: “Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo Figli di Dio”. Quindi, è una cosa molto buona lasciare risuonare in noi questa parola: io sono figlio di Dio, io sono figlio di Dio!
Perché questa è una parola di verità, perché questa è la voce dello Spirito Santo, è Lui che dà questa testimonianza: noi siamo Figli di Dio. Questo è già il primo modo per abituarci a riconoscere la voce dello Spirito Santo.
Quando qualcuno vi domanda: come fate a sapere chi è lo Spirito Santo e che pensa di voi? Voi cosa rispondete?
Non vi è mai capitato di ricevere una telefonata e magari, rispondete in fretta senza guardare al numero, ma subito riconoscete chi è perché conoscete il timbro della voce, perché è una voce a voi familiare. Lo stesso accade con lo Spirito Santo!
Noi possiamo riconoscere la sua voce tra le altre voci che popolano la nostra mente solo se abbiamo familiarità con Lui.
Per esempio, se sentiamo che lo Spirito ci consola, che ci viene in nostro aiuto, ci spinge verso la pace, se ci ricorda le parole di Gesù, se ci rassicura sul fatto che siamo Figli di Dio e ci dà coraggio, questa è la testimonianza dello Spirito Santo; lo sappiamo con sicurezza.
Quando cresciamo nella familiarità con la voce dello Spirito Santo, per noi diventerà sempre più facile riconoscerlo anche nei momenti più difficili. Più noi sappiamo ascoltare lo Spirito Santo e più ci affidiamo alla sua guida, più lui manifesterà in noi i suoi doni, quelli che vengono chiamati i carismi.
Proviamo ad ascoltare i primi versetti della lettera ai Corinzi al capitolo 12: “Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate nell’ignoranza. Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito e a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza, a un altro il linguaggio della scienza, a uno la fede, a un altro il dono di fare guarigioni, a uno il potere dei miracoli, a un altro il dono della profezia e a tutti gli altri, carismi. Ma tutte queste cose è l’unico e medesimo Spirito che le opera”.
Questi sono alcuni dei doni stupendi che lo Spirito vuole donarci, se solo noi lo vogliamo accogliere. Senza lo Spirito, non possiamo fare assolutamente nulla.
Ricordiamo come gli stessi apostoli di Gesù, dopo la sua morte in croce, non erano capaci di combinare assolutamente nulla. Erano impauriti, erano incapaci di ricordare e comprendere quello che Gesù aveva detto loro riguardo la morte e la resurrezione. Non sapevano cosa fare!
Perfino Gesù Risorto, quando appare davanti agli apostoli, chiede loro di stare fermi, di non cominciare la loro missione perché non ne sarebbero stati capaci. Dice a loro ( lo troviamo scritto negli Atti degli Apostoli capitolo 1 versetto 8) : “Ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che discende su di voi e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra”.
Anche se gli apostoli sono stati con Lui per tutto questo tempo, anche se lo hanno ascoltato e hanno visto i miracoli e anche se lo hanno visto Risorto, questo non basta. Se la loro testimonianza non fosse nata dallo Spirito Santo, sarebbe stata solo una testimonianza umana e non è questo quello di cui le persone hanno bisogno. Le persone hanno bisogno di Parole che siano Spirito e Vita, parole che sgorgano dallo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo operava già nell’antichità sui profeti che ricevevano momenti di illuminazione dallo Spirito. Ma con Gesù accade una cosa nuova: lo Spirito Santo scende su tutti i credenti e non come un fugace momento di ispirazione, ora lo Spirito scende per abitare in noi, per rimanere in noi, come una fonte che zampilla per la vita eterna.
Noi non siamo figli di Dio a giorni alterni, lo Spirito Santo ha posto la sua dimora in noi e questo, ci ha resi in modo indelebile Figli di Dio; questo è il sigillo dello Spirito Santo su di noi.
Quanto si afferma lo troviamo scritto in Efesini 1,13: “In Lui anche voi, dopo aver ascoltato la Parola della Verità, il Vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il sugello dello Spirito Santo che era stato promesso”.
Per questo , quando dichiariamo che la nostra vita non vale niente, si capisce che non stiamo ascoltando lo Spirito Santo che abita in noi. Noi siamo figli di Dio, siamo persone speciali.
Il sigillo di Dio è la sua promessa che qualsiasi cosa accada e qualsiasi cosa noi facciamo, per sempre siamo suoi figli. C’è qualcuno che è convinto che i nostri peccati possano essere più forti del sigillo di Dio, che i nostri peccati possano rompere il sigillo di Dio, ma è chiaro che non è così.
Il peccato è peccato, la disobbedienza è disobbedienza, ma il sigillo dello Spirito Santo che ci ha resi figli di Dio non verrà mai meno, perché non si fonda sulla nostra bravura, ma sul dono di Dio.
Tutto ciò vale per le persone che cercano di fare con sincerità un cammino spirituale ma vivono nell’angoscia per i peccati; pensano di essere salvati il giorno in cui si confessano e di essere condannati il giorno dopo perché hanno fatto un peccato, ma non è così.
Chi è figlio di Dio, lo è per sempre. Il Padre ci chiede di riconoscerci come suoi figli e di camminare nello Spirito Santo.
Vi ho citato alcuni passi delle Scritture perché possiate vedere voi stessi che quello che vi dico ha un fondamento solido. Questo è lo Spirito Santo, questa è la persona dello Spirito Santo che abita in noi.
Vorrei aiutarvi a riconoscere in che modo lo Spirito Santo sta già operando nella vostra vita per cercare di favorire la sua opera nel presente e nel futuro.
Se sei una catechista, un genitore o un ragazzo che deve scegliere la strada da percorrere, sei un anziano e non vedi un futuro davanti a te o qualsiasi sia la fase della vita che stai attraversando, chi ti aiuta a capire? Lo Spirito Santo. Chi ti dà la forza? Lo Spirito Santo. Chi ti dà una missione da compiere? Lo Spirito Santo. Chi risusciterà i nostri corpi mortali? Lo Spirito Santo.
Questa è la volontà di Gesù Cristo per ciascuno di noi, di compiere ogni cosa con la potenza dello Spirito che Lui ci ha inviato. Tutto quello che facciamo senza Spirito è fatica umana che svanisce nel nulla. Con tutta la buona volontà potreste dedicare le migliori energie per realizzare i vostri progetti, ma se non vi fondete sullo Spirito per avere l’ispirazione, non vi fondete su di Lui per trovare la forza, non vi fondete su di Lui per interpretare i segni, non realizzerete quello che Dio vi ha chiamato ad essere nella vostra vita.
Io stesso sono diventato frate e sono un sacerdote, ho studiato filosofia, ho studiato teologia, ho approfondito le Sacre scritture, ma mentre studiavo nella mia cameretta, una voce mi diceva: “Non contare sulle tue forze e nemmeno sul tuo studio, ma sulla potenza dello Spirito.”
Io potrò scrivere libri, fare conferenze e prediche e insegnare molte cose, ma non riuscirò mai ad essere una matita nelle mani di Dio se non sono abitato dallo Spirito Santo, se non è lo Spirito Santo che parla in me. Solo quando viviamo nello Spirito siamo autenticamente cristiani, siamo di Cristo, senza Spirito anche il cristianesimo diventa una vuota ideologia come tutte le altre.
Ora sappiamo chi è lo Spirito! Sappiamo cosa fa e che senza di Lui non possiamo fare nulla.
Cosa significa camminare nello Spirito? E come camminare?
Innanzitutto chiediamo il dono dello Spirito Santo nella preghiera, preghiamo con fiducia, perché Gesù ci ha assicurato che il Padre nostro che è nei cieli darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono! Chiediamo al Padre e al Figlio che donino lo Spirito Santo, non servono formule particolari, serve solo chiedere questo dono con semplicità e con fiducia.
Lo Spirito Santo dimora già dentro di noi, noi lo invochiamo perché permei sempre di più il nostro cuore e la nostra mente.
Ribadisco che per riconoscere la sua voce tra le tante voci nella nostra mente, bisogna partire dall’ascoltare lo Spirito nelle cose semplici, dove siamo sicuri che è Lui a parlarci così progressivamente, il nostro udito spirituale si affina e riusciamo ad avanzare passo dopo passo nel nostro cammino.
Per il progresso spirituale è anche importante il confronto con altre persone che siano affidabili. Gesù ha detto: “ Dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono lì presente in mezzo a loro”. La lettura del Vangelo è anche un ottimo esercizio per ascoltare lo Spirito Santo perché il Vangelo è stato scritto da persone ispirate e lo Spirito, agisce anche in noi che lo ascoltiamo, interpreta per noi quelle parole, ce le ricorda al tempo opportuno.
La preghiera è la via maestra per ascoltare lo Spirito Santo ma è anche un punto di arrivo.
Ricordo che un bambino con onestà mi ha spiegato la sua difficoltà a pregare perché Dio non gli parlava, non gli rispondeva. Certo è vero, la voce di Dio non passa attraverso le orecchie, bisogna imparare ad usare i sensi interiori per sentirla.
Facciamo un ulteriore passo avanti, abbiamo capito chi è lo Spirito, abbiamo capito tutto quello che fa nella nostra vita, come sia vitale la sua presenza nei credenti e come affinare l’udito spirituale. Ma in cosa consiste camminare nello Spirito?
Camminare nello Spirito significa essere docili alla sua voce, passo dopo passo muovere i nostri passi con la forza che Lui ci dona e nella direzione che Lui ci indica, con la sapienza che ci infonde.
L’ascolto deve essere docile.
Vuol dire che dobbiamo acquisire fiducia nella sua voce; è la voce di un amico, è uno che vuole aiutarci e difenderci; è la voce di un Padre che sta dalla nostra parte. Se un padre dice al proprio figliolo di andare a scuola e il bambino invece di andare a scuola non ci va, come definireste il comportamento di quel bambino? Disobbediente!
Chi non ascolta con docilità lo Spirito Santo disobbedisce a Dio, si ribella alla voce del Padre, non accoglie la testimonianza di Gesù. Magari ci capita di farlo con superficialità, senza mai chiamare le cose con il proprio nome, ma adesso diciamoci chiaramente le cose come stanno: chi non ascolta con docilità lo Spirito Santo disobbedisce a Dio e vive secondo la carne.
Le persone alle volte si domandano : “Come mai Dio non manifesta i suoi carismi in me? Come mai non riesco a pregare, come mai non riesco a concludere nulla, come mai Gesù non si manifesta nella mia vita?” Ma la domanda giusta sarebbe un’altra: “Sto camminando nello Spirito, sto ascoltando la sua voce? E se non lo ascolto come potrà manifestarsi in me?
Muoviamo i nostri passi con la forza che lui ci dona.
Quello che abbiamo ascoltato deve diventare vita; noi diventiamo le membra vive di Cristo, diventiamo uomini e donne di Dio, presenza visibile del Dio vivente in questo mondo.
Non agiamo più confidando nella nostra forza, ma sulla sua forza e camminiamo passo dopo passo; il cammino spirituale non è fatto di balzi che ci portano subito alla meta ma da tanti passi.
In ogni fase della vita, in ogni momento della giornata, ci abituiamo a trovare nello Spirito Santo la forza per custodire in noi l’amore di Dio e per fare ciò che è giusto, ciò che è buono. E come facciamo?
Accogliere la Sua Sapienza.
Prima dobbiamo accogliere la sapienza che lui ci infonde; infatti, lo Spirito non ci vuole lasciare nell’ignoranza: ci spiega ogni cosa perché noi non agiamo come schiavi che obbediscono ciecamente ai comandanti incomprensibili di un padrone, noi siamo figli amati e Dio ci fa conoscere ciò che dobbiamo fare e ci fa capire .
Noi facciamo quello che ci dice non perché ci costringe, ma perché possiamo comprendere che è la cosa giusta, la cosa migliore da fare.
Camminare nello Spirito .
Camminare nello Spirito significa essere docili alla sua voce e passo dopo passo, muovere i nostri passi con la forza che lui ci dona, nella direzione che lui ci indica e con la sapienza che lui ci infonde. Questa è davvero l’essenza della vita cristiana.
Possiamo andare a messa tutti i giorni, possiamo dire quattro rosari, possiamo andare in pellegrinaggio dove è apparsa la Madonna, ma se non camminiamo nello Spirito, non stiamo vivendo in Cristo.
Vivere in Cristo significa permettere allo Spirito Santo di vivere dentro di noi e di manifestarsi attraverso di noi; é per questo che è venuto, per aiutarci a fare quello che non riusciremmo mai a fare da soli. Questa è la vita cristiana, quando lasciamo che lo Spirito esprima in noi la vita di Gesù.
Come facciamo a camminare nello Spirito? Certamente ci compete l’ascolto, ci compete la docilità, mettere in pratica quello che abbiamo ascoltato e abbiamo la responsabilità di resistere al peccato, resistere a ciò che ci trascina lontano da Dio.
Quanto tempo pensiamo di essere capaci di resistere al peccato? Un minuto? Un giorno? In verità si può resistere sempre, perché lo Spirito Santo che abita in noi, che vive in noi, può darci la forza e l’amore per camminare sempre con Lui.
Noi saremo sempre provocati da quello che ascoltiamo, da quello che vediamo, dalle persone e dalle situazioni che ci stanno attorno, ma possiamo in ogni circostanza fare la cosa giusta.
Lettera ai Romani capitolo 8, versetti 5 e 6 si legge: “Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito. Infatti, la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace”.
C’è quindi una mente controllata dalla carne e c’è una mente controllata dallo Spirito.
Ognuno di noi quando si alza al mattino decide dove orientare la sua mente: chi va a lavorare pensa alle cose che dovrà fare, chi dovrà guidare già pensa al viaggio che dovrà fare, chi aspetta di incontrare una persona si prefigura come andrà quell’incontro.
Ma la mente non viene impostata solo sulle cose da fare ma anche sul modo in cui le facciamo, sullo spirito con cui facciamo ogni cosa ed è qui che noi decidiamo se la nostra mente sarà controllata dalla carne o dallo Spirito.
Quando la mente è controllata dalla carne diventiamo ostili a Dio e cominciano a prevalere l’orgoglio, l’egoismo, l’avarizia, la lussuria, la rabbia, la vendetta e tutte quelle passioni che si oppongono al nostro bene.
Quando invece la mente è controllata dallo Spirito, noi camminiamo nello Spirito e raccogliamo i frutti dello Spirito che sono: la capacità di amare, la gioia, la pace, la pazienza, la bontà, la mitezza, la purezza.
La mente orientata dallo Spirito è una mente che si volge verso il bene, mette l’amore al primo posto ed è anche una mente che sa dire di no quando è necessario: io scelgo di non fare queste cose, scelgo di non reagire in un certo modo, scelgo di non usare certe parole.
Pietro al capitolo 1 versetto 13 dice: “Perciò, dopo aver preparato la vostra mente all’azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza, in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà”.
Proprio così, lo stesso San Pietro ci conferma che dobbiamo preparare la nostra mente all’azione e dobbiamo essere vigilanti, avendo ben chiara qual è la meta del nostro cammino: la grazia che ci verrà data quando Gesù Cristo si rivelerà.
San Paolo lo conferma nella lettera ai Colossesi capitolo 3 versetti 1 e 2:“Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra”.
Come facciamo? Prendiamo per esempio domani mattina quando ci alziamo, prima di uscire dal letto, volgiamo la nostra mente sulla voce dello Spirito, sulle cose di Dio così: “Padre, io ti chiedo di guidarmi oggi, stammi accanto, sostienimi nelle difficoltà, donami la sapienza per comprendere come vivere nel modo migliore, donami la capacità di perdonare chi mi offenderà, donami la forza per resistere al peso di questa giornata, io voglio ascoltarti!”.
Ma questo è solo un esempio, non contano le parole, conta la disposizione interiore di chi vuole impostare la sua mente sulle cose di Dio. Domani mattina lasceremo parlare lo Spirito che abita dentro di noi (invochiamolo cantando. Ndr), lasciamo che la preghiera sorga dallo Spirito, perché la nostra mente sia orientata a Dio. Orientiamo non solo la nostra vita, ma la nostra giornata ed ogni passo del nostro cammino nello Spirito Santo.
Ci sono persone che si svegliano con la mente impostata sul guadagno, altri sul piacere, altri sul potere, sull’orgoglio e così via. Noi disponiamo la nostra mente per vivere nell’ amore di Dio. Questa cosa la possiamo fare in ogni momento della vita, ogni momento della giornata. La sera in televisione si vedono programmi uno dopo l’altro, una pubblicità dopo l’altra, e poi si va a dormire. Come crediamo di avere impostato la mente? Cosa girerà nella nostra mente durante il sonno?
La purificazione spirituale comincia da queste piccole attenzioni: nutriamo la mente con pensieri nobili anziché con le sciocchezze. Poniamo la mente sulle cose di Dio, sulla verità, sulle cose che ci aiutano a crescere in bontà. Lasciamo che sia Gesù Cristo a vivere in noi, lasciamo che sia lo Spirito Santo ad esprimere la piena potenzialità della nostra vita.
Tante volte ci hanno detto che dobbiamo convertirci, ma non abbiamo mai capito che cosa significa o come fare a convertirci: ora lo sappiamo! Dobbiamo camminare nello Spirito Santo e la nostra vita cambierà.
Se si pone la mente nello Spirito Santo, si comincia a vedere ogni cosa in modo diverso e si affrontano le cose in modo diverso.
In noi abita lo Spirito Santo, in noi è presente una persona della Trinità, siamo figli di Dio e siamo perfettamente equipaggiati per vivere la vita in pienezza.
Ecco le due possibilità che abbiamo davanti: vivere seguendo gli impulsi della carne o fidarsi della presenza dello Spirito Santo che è in noi e lasciarsi guidare da Lui con docilità, affrontare la vita lasciando che Gesù Cristo viva in noi. È una scelta e dipende da noi.
Cosa dobbiamo fare per ottenere tutto questo? Semplicemente arrendersi, smettere di ribellarsi e permettere allo Spirito di compiere la sua opera. Questa è la vita vissuta in pienezza, è la vita vissuta nel modo migliore ed è alla portata di tutti.