Catechesi TANTE COSE UTILI NON SI SANNO, al termine del Rosario on line del 21 novembre 2021
Bentrovati. La solennità di Cristo Re che abbiamo festeggiato oggi ben si adatta al tema del nostro incontro. Liberare dalle legioni immonde è infatti portare il regno di Dio nei cuori, nel mondo, nella società. Il regno di Dio è un regno di gioia infinita e Gesù ci vuole donare la sua potenza, la potenza della Sua resurrezione, che ci fa liberi. Eccoci qua quindi per donarci la gioia di Dio, sotto la protezione di Maria Santissima e di San Michele Arcangelo.
Tante cose non si sanno davvero, su quello che il singolo può fare per sé, per liberarsi, liberare la sua famiglia, liberare i suoi amici da quella che è l’azione del maligno. E come esso agisce, si comporta. Con il termine maligno non si intende solo il demonio, anzi le legioni demoniache, le anime dannate. Sono persone che in vita hanno rifiutato Dio, hanno pensato solo a divertirsi e non hanno chiesto perdono degli errori commessi, sono persone che sono nell’inferno con i demoni. Sono tutti spiriti impuri e dannati irrevocabilmente. Una piccola ripassata. Gesù, secondo i Vangeli, ha dato prima agli apostoli, poi ai 72 discepoli, poi da Risorto (da Risorto), a chiunque crede in lui il comando di manifestare con segni eclatanti la sua Signorìa nel mondo. In Marco 16, 15-18 è scritto che disse: «Questi saranno i segni di coloro che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, imporranno le mani ai malati e guariranno». Ho mandato in giro nei giorni scorsi delle testimonianze di guarigioni fisiche avvenute con l’olio esorcizzato. Ora come 2000 anni fa, il Signore ci impone di guarire. San Giacomo scrive: chi è malato chiami a sé i presbiteri e dopo averlo unto il malato si alzerà. Essendoci carenza di preti, e pochi preti che vogliono fare questo servizio, e anche e soprattutto perché dal Battesimo siamo tutti sacerdoti, re e profeti, per l’unzione dello Spirito Santo scesa in noi durante il Battesimo (come ricordava San Leone Magno nei giorni scorsi), nel nome di Gesù anche noi possiamo usare l’olio esorcizzato, soprattutto per noi stessi e i nostri cari. Guarisce, libera. Agevola tantissimo la liberazione e la misericordia di Dio. Un piccolo segno di Croce con l’olio esorcizzato in corrispondenza del male o della ferita, dicendo “nel nome di Gesù comando e ordino a ogni legione di malattia fisica mentale e spirituale di andare via da qui”.
Ho sottolineato che da Risorto, Gesù ha dato questo comando. perché ho sentito un Esimio Reverendissimo Cardinale dirmi: ma Gesù liberava tutti perché non aveva ancora istituito l’Eucaristia e dopo che l’ha istituita non c’è più bisogno, il demonio non imperversa più. Non è vero, tutt’altro. Da Risorto, Gesù ha dato il comando di guarire gli infermi e di cacciare i demoni, che quindi è un obbligo, un vincolo per essere considerati figli di Dio, suoi segnaci. Questa frase di Gesù riportata in Marco è stata citata spessissimo da Don Gabriele Amorth. A parte il fatto che Gesù ha anche detto “la zizzania l’avrete sempre tra di voi”, questo significa che il demonio, che crea zizzania, ci sarà sempre, fino alla fine del mondo. Pertanto, quelli che cianciano di sconfitta definitiva del demonio dopo questo periodo che stiamo vivendo non hanno le idee chiare. E’ ben vero che siamo nella fase più nera dell’umanità e passata questa ci sarà quello che viene definito il millennio dello Spirito Santo, un grande periodo di pace sulla terra, ma la sconfitta definitiva del demonio ci sarà solo alla fine dei tempi.
Precisato questo, dato che da Battesimo siamo tutti sacerdoti, così afferma la Chiesa, possiamo e dobbiamo liberare. Amorth diceva sempre: “Gesù ha istituto le preghiere di liberazione, la Chiesa Latina gli esorcismi, nel quarto secolo. Ciò non ha tolto, né poteva togliere, il potere dato da Cristo (questa sua frase l’ho riportato nel mio primo libro con lui, Presidente degli esorcisti. Ne ho scritti tre con lui, il primo poco più di venti anni prima che morisse)”.
Diversi santi e sante nel corso dei secoli hanno attuato il comando diretto al demonio per liberare qualcuno. San Francesco lo ha fatto e ha chiesto a Fra’ Leone di attuarlo, Santa Caterina da Siena, San Benedetto protettore degli esorcisti non era esorcista e nemmeno prete. Ora invece diversi esorcisti, anche nei loro corsi, nei loro insegnamenti, affermano che un prete qualunque non può farlo, men che meno un frate e una suora.
Quelli che mi definiscono una “abusiva” perché lo faccio e lo incoraggio, con ottimi risultati in entrambi i casi, sono in malafede, fanno finta di non ricordare che Suor Erminia Brunetti, citata spesso da Don Amorth, morta in concetto di santità nel 1996, comandava al demonio con imperio diretto, con l’apprezzamento del suo vescovo. La preghiera da lei scritta, tutt’ora usata dalla Chiesa, contiene dei comandi alle legioni maligne. E’ vissuta nel 1900, non nel Medioevo. Ha ottenuto grandi risultati con le sue preghiere e anche il Vescovo di Rimini l’appoggiava, in questa missione. Non è un esorcismo, quindi chiunque può recitarla su sé stessi e su persone care” Sul sito internet. https://www.cristianitoday troverete la conferma di quanto ho appena detto. Le preghiere di liberazione presenti nei due ultimi libri che ho scritto con Don Amorth sono le più forti che ci sono in circolazione, per liberarsi da un problema o liberare un matrimonio. Nel nostro sito internet www.ifiglidellaluce.it ci sono queste e ce ne sono altre, per ogni genere di necessità.
Tra l’altro occorre ricordare che l’inazione, cioè quello che uno doveva fare e non ha messo in pratica, è un peccato, e nel Giudizio alla fine della vita dovremo scontarlo. Non solo, Gesù dice che nel Giudizio finale saranno condannati, condannati, quelli che non mettono in atto i suoi comandi, i suoi desideri. Per darci coraggio, San Gregorio Barbarigo afferma: Nelle cose di Dio bisogna sempre persuadersi di poter fare di più di quello che si può. Chi pensa di fare quanto può, non farà mai quanto deve.
D’altronde è lo Spirito Santo che, ci ricorda San Paolo, è spirito di coraggio, che ci dà la forza di attuare quanto Gesù ci impone di mettere in pratica. Il demonio si arrabbia e soffre, quando invoco con vigore cantando lo Spirito Santo sugli altri. Non bisogna avere paura di farlo. Sfatiamo una perplessità. Qualcuno mi ha chiesto: se faccio l’invocazione cantata o le preghiere di liberazione sugli altri e viene fuori il demonio è pericoloso, come faccio? CON L’INVOCAZIONE CANTATA sugli altri la prima volta non viene mai fuori, di solito anche dopo due o tre invocazioni cantate non si manifesta, ci vogliono parecchie volte, al massimo dà un colpo di tosse. Questo se la persona non è già stata da diversi esorcisti che hanno fatto innervosire il demonio. Se no il discorso cambia. Anche nella prima preghiera di liberazione su qualcuno, per quanto vigorosa, non si manifesta. Se nessuno o pochi famigliari o poche persone hanno pregato su quella persona, non si muove. Alle volte parla e si manifesta dopo mesi o anche un anno. Se è già stato disturbato da altri e si muove, ci si ferma subito e si dice: non farò più nulla, mi fermo. Il demonio si calma. Se si agita occorre dire “regredisci” e ci si ferma. Lui si calma e nn succede nulla. Ripeto che “il cretino” si manifesta mano a mano che si fanno incontri di liberazione e si prega su qualcuno. Chi pensa di fare questo servizio o aiuto a qualche amico o famigliare non è un deficiente, è un generoso che il Signore illumina con sapienza e gli dà forza. Quindi coraggio, non abbiate paura, come diceva Giovanni Paolo II. Se sei un pappamolla vince il demonio, che infatti se ci fate caso, nel mondo si serve di gente debole: ragazzi giovani o giovanissimi, o adulti vulnerabili di cervello, magari perché sofferenti, con delle ferite interiori o confusi per mala educazione. E’ meglio fare le preghiere di liberazione in gruppo, per quanto è possibile, perché ci si aiuta a vicenda e poi ci sono persone che contribuiscono allo svolgimento, o che hanno doni.
Maria Maddalena compare nel Vangelo di Luca nel capitolo 8: «Gesù andava per città e villaggi annunciando la buona notizia del regno di Dio e c’erano con lui i Dodici e alcune donne, che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità e li servivano con i loro beni. Fra loro vi era Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni». Ora: o si crede ai Vangeli e alla Parola di Dio che essi contengono, o non si crede. Nei Vangeli la figura della Maddalena viene riportata come una la donna da cui erano usciti 7 demoni. Come si può quindi affermare che era stata guarita “solo” da un grave male fisico o spirituale, come sostengono alcuni? Il Vangelo è CHIARO. Ed è stato scritto per “I semplici”, non per i semplicisti!, cioè coloro che semplificano, sminuiscono tutto probabilmente in buona fede. La Parola del Vangelo dice che è stata liberata da 7 demoni. Chi si occupa del Ministero di Liberazione, nella Chiesa, chi se ne occupa attivamente e concretamente, sa che i demoni maggiori che si presentano sovente e agiscono in caso di possessione sono proprio 7: Satana, Lucifero, Belzebul, Dan, Abù, Asmodeo, Alimai. E se fosse stata liberata da Gesù proprio da questi sette Arcangeli? Io lo posso anche credere, chi lo può negare?
Certo non modifica la valenza della sua liberazione anche se fossero stati demoni minori, ma se fossero stati proprio questi il timbro di Gesù sarebbe stato ancora più forte in lei. Considerato che poi è la prima persona a cui Gesù si presenta da Risorto, ci possono essere delle sfaccettature aggiuntive che gli esegeti potremmo approfondire.
Ho detto che i demoni maggiori sono 7, poi vi sono i legionari, che sono migliaia. Tra i più conosciuti vi sono i demoni Astaròt, Zabulon, Lilith, che viene definita demonio femmina (in realtà i demoni non hanno sesso, essendo angeli, ma la sua mitologia deriva da un’antica divinità di Babilonia, di fatto comunque esiste). Le legioni sono davvero migliaia, come dice la Bibbia e come hanno risposto a Gesù. Pochi giorni fa ci è capitato un demonio scoreggione. Proprio così. E’ capitato a Giuseppe, il Vice Presidente. “Spezzo e rompo sciolgo e anniento ogni maledizione sul cuore”, e prr, un peto; “spezzo e rompo, sciolgo e anniento ogni maledizione sulla testa, e giù una scoreggia; spezzo e rompo ogni maledizione sul collo, pr..”. Non è la prima volta che ci capita.
Non bisogna avere paura di comandare al demonio di andare via da sè e dai propri famigliari, o da qualche bisognoso di aiuto, perché Dio è in noi e il maligno ha paura della forza di Dio in noi, della forza che Dio ci dà. Ha paura della nostra potenza che non sappiamo di avere, non ci ricordiamo di possedere. Dio è in noi, la forza ce la dà lui. E non c’è nessun divieto del Magistero della Chiesa che ci vieta di farlo, ci sono solo disposizioni di singole associazioni o il parere di qualche autorità, che però non sono il Magistero della Chiesa centrale Latina. Abbiamo sentito che Don Amorth ha detto che la Chiesa non poteva cancellare un ordine di Gesù ai suoi seguaci, e così infatti è. Io sono un’ex giurista, come lo era Don Amorth, e non darei tanto fastidio al demonio se mi esprimessi o facessi cose vietate. Ci sono anche parecchi sacerdoti che condividono il parere di Don Gabriele, e per fortuna ci sono dei vescovi che li accettano. Pochi giorni fa mi hanno recapitato una bella frase di Padre Giovanni Maria Leonardi, Cappuccino. E’ questa: “Nella Chiesa i due Ministeri, dell’esorcistato e delle preghiere di liberazione, agiscono come testa di ponte per sbaragliare e incalzare l’esercito nemico”. Padre Maria Leonardi era amico di Don Amorth, che ha anche ospitato in incontri pubblici.
Adesso ripetete dopo di me (con la voce mi raccomando): “ Nel nome di Gesù, per il suo preziosissimo sangue versato per l’umanità intera, con l’intercessione di Maria io comando e ordino a ogni legione di tristezza e di angoscia, di separazione con Dio e tra gli uomini, a ogni legione di litigio e di odio, di andare via da me, dalla mia vita, dalla mia esistenza, dalla mia persona, dalla mia famiglia, dalla mia casa, e di non tornare mai più, io lo comando e ordino nel nome di Gesù, il Risorto, Dio vivo”. Questa è una preghiera di comando. La potete adattare, con eventuali modifiche, per voi, comandando anche alle legioni di fallimento, debito, miseria, e potete recitarla anche sui vostri famigliari o amici, sempre con l’invocazione cantata allo Spirito Santo come introduzione. Se non è possibile su di loro, con una loro foto davanti a voi. Meglio sarebbe sulla persona, ma insomma l’importante è che cominciate a farla, è così che infatti viene il regno di Dio e che si libera noi e il mondo dall’azione del maligno. Sia che la facciate per voi che per i vostri amici, le prime volte vi ho detto non vi capiterà nulla di grave, perché il demonio si manifesta mano a mano che viene disturbato. Io svolgo questo Ministero da più di 30 anni. Quando lo effettuo con un gruppo di preghiera e in modo intenso, con molto imperio, le prime volte mi sono beccata al massimo i soliti insulti: stronza, cretina, deficiente, puttana. Roba normale. L’epiteto più strano che mi ha dato un demonio è stato STREGA. Strega a miia, a miia strega? Che combatto le streghe? Non ho mica capito perché mi ha definito così! Forse perché le streghe fanno del male e io gli facevo del male.
Ho detto prima che chiunque può fare le preghiere di liberazione. Per telefono, di persona o con la foto davanti. Sempre liberano e sempre c’è un beneficio. Dato che sempre apportano un effetto benefico, il demonio fa di tutto affinché una persona non le reciti. Un uomo mi ha raccontato che dopo aver letto a voce alta sei pagine delle preghiere di liberazione che abbiamo pubblicato sul nostro sito, ha vomitato qualcosa che aveva nello stomaco. Non tutto il maleficio, ma parecchio. Tra l’altro queste preghiere, che sono molto incisive. E’ capitato talora che dopo che avevo attuato 5 o 6 incontri di preghiere di liberazione su di una persona questa poi ha trovato un esorcista. Il demonio non vuole che preghiamo sugli altri. Una mia amica Madre Superiora di un convento ci ha raccontato di recente che mentre stava pregando su di un uomo, Lucifero le ha detto “non pregare su questo qua, va in cucina a cucinare!”. Difficile non ridere certe volte.. voleva che andasse a cucinare.
Mi preme ricordare che la prima liberazione di una persona, la più importante, è la Confessione. Con la confessione dei peccati ci si stacca dal demonio, che quindi non ha più un appiglio su cui rimanere. Padre Matteo La Grua mi raccontò che per guarire dai tumori qualcuno, prima faceva un’ampia liberazione da tutte le legioni di peccato (è noto il caso di un sacerdote malato di tumore a cui fece per un’ora e mezzo un’ampia preghiera di liberazione da ogni legione immonde, compreso quelle di omosessualità e solo dopo la preghiera di guarigione: il tumore sparì), rafforzava la fede di quella persona con frasi opportune, adatte e solo dopo procedeva con la guarigione. La Confessione è in assoluto la cosa che dà più fastidio al demonio. Pensate: un peccato confessato lui non può riferirlo, non può ripeterlo, Dio non permette che umili la persona che lo ha fatto di fronte agli altri, per esempio durante una preghiera di liberazione. Mai! Sia che abbia peccato chi subisce la preghiera, che chi la sta attuando. Ho visto casi fantastici. Se l’ha confessato non può umiliare. Il contrario sì, non vede l’ora di far fare brutta figura.. è capitato anche a consacrati.
Il demonio non sa il presente né il futuro (“sei un prete, lo vedo dall’etichetta”, che sarebbe il collarino del clergyman, è stata una sua frase), quindi quando minaccia “morirai povero, tuo figlio avrà un incidente di macchina, tuo marito ti lascerà, ti rovino se continui a pregare”, minacce varie, non è vero nulla, tira a indovinare. Conosce solo il passato e fa perno anche su quello, per umiliarci e distruggerci.
Lo ripeto e lo preciso. E’ lui che ha paura di noi e non vuole che ci liberiamo e liberiamo, che significa sentire e donare gioia. L’altro giorno durante una preghiera di liberazione per telefono un demonio ha detto: “Ricordati che il male che tu fai a me io lo faccio pagare a lei, quando finisci”. Le botte che tu mi dai, il male che tu mi fai, io lo faccio pagare a lei. Questa frase se ci pensate conferma la valenza della preghiera di liberazione (il male che tu mi fai) e anche che poi dopo la preghiera subentrano in chi ha ricevuto aiuto le legioni di scoraggiamento: sono legioni diaboliche che agiscono in diversi modi per evitare che la persona vada avanti a pregare per liberarsi. Subentrano anche quando si fa la novena al Preziosissimo Sangue, per inciso. E’ la vendetta del demonio. Uno deve sapere che può succedere qualcosa di strano, che può litigare con qualcuno o qualcuno può essere più irritato nei suoi confronti, che certe cose peggioreranno, l’azienda non migliorerà; gli verrà da pensare che non vale la pena fare queste preghiere, che sono tutte frottole, o che andare avanti nella fede non serve a nulla. Queste considerazioni sono procurate da legioni immonde per frenare la liberazione, ostacolarla, intimidire, scoraggiare appunto. Se succede qualcosa di sgradevole dopo la preghiera non bisogna andare in panico, inutile richiamare chi ha pregato su di noi, che ha tanta gente da aiutare e lo mettiamo in difficoltà, occorre invece concentrarsi di più sulla preghiera; si fa adorazione, ci si affida ancora di più a Dio, anche recitando autonomamente delle preghiere di liberazione. Ascoltando canti di lode, che fanno tanto incavolare “il cretino”.
Le preghiere di liberazione su se stessi è sufficiente leggerle CON LA VOCE dopo il segno di croce, quando si eseguono sugli altri dopo il segno della croce si introduce una frase (Signore Gesù siamo più riuniti perché crediamo in te e speriamo in te), poi si invoca ripetutamente lo Spirito Santo in modo piuttosto vigoroso; avendo tempo si possono recitare le litanie allo Spirito Santo e ai Santi, un Salmo. Si comincia la battaglia recitando (anche leggendole) le preghiere di comando a ogni legione demoniaca, almeno due o tre, e solo dopo si fanno le preghiere di liberazione
Ci sono persone che temono di non essere degne di pregare sugli altri facendo queste preghiere. Cosa dice Dio a San Paolo? “La mia forza si manifesta pienamente nella debolezza” (2 lettera di San Paolo ai Corinzi, 9). Ed è così davvero. Durante le preghiere di liberazione io ho una Grazia particolare, me ne sono resa conto. E scende su ognuno di noi la potente azione di Dio, per darci coraggio e potere, discernimento
La Grazia di Dio interviene ma non sopperisce ai nostri limiti umani. Faccio un esempio concreto. Mi era capitato diverse volte di trovare dei malefici sulle ovaie di donne, nella parte sinistra del loro corpo. Comandando a ogni legione immonda di andare via da lì, scioglievo ogni maleficio facendo dei piccoli tocchetti a sinistra e il demonio urlava. Se non era stata fatta la maledizione lì, non urlava. Un volta tocco leggermente a destra e il demonio urla. Ho detto: “Perché ha urlato, se l’ovaia è a sinistra?”. “Sorella, c’è l’ovaia anche a destra!”. Imbranata che non sono altro! Dio viene in nostro soccorso.
Tutte le legioni immonde, demoni e anime finite nell’inferno, sono legioni di morte, quindi concorrono alla morte della persona: morte fisica e morte spirituale. Anche quelle di distruzione del lavoro e della famiglia, in ultima istanza sono legioni di morte, si contrappongono a Dio che ha creato l’essere umano. Che poi Dio a un certo punto non permetta più di tanto al demonio di agire, questo è un altro discorso, ma loro vogliono la morte. E tutto ciò che distrugge la persona, la famiglia.
Premetto che ci sono legioni maligne che hanno una speciale peculiarità, proprietà e vengono usate quindi per il fine di cui hanno la caratteristica. Ma dato che sovente agiscono centinaia di legioni immonde contemporaneamente, le caratteristiche di una legione vanno a rafforzare quelle di un’altra, per ottenere un certo risultato. Per esempio: in caso di anoressia agiscono le legioni di confusione mentale, oscuramento dell’intelligenza, incapacità di decisione, distruzione e autodistruzione, cioè Lucifero, oltre che altre sempre di morte, per esempio Belzebul.
Satana è il capo. Ha una “personalità” da capo. Parla di rado, molto di rado, e quando parla può fare dei ragionamenti sempre capziosi ma finissimi, articolati e di non facile confutazione. Non conviene ascoltarlo, mai parlargli. E’ difficilissimo scoprirlo, è di una violenza immane, quando si scatena al massimo. Ma può anche essere presente e avere poche o nulla reazioni. Lucifero è un deficiente, passatemi il termine. Io lo chiamo “il cretino tra i cretini”. E’ un chiacchierone, talora non si riesce facilmente a farlo tacere. Dice cavolate e spesso racconta tanto di quello che è stato fatto a quella persona su cui si sta pregando per il piacere di prendere in giro, di sfottere chi sta aiutando. “Vi dico tante cose ma non ci riuscite, noi siamo più forti”. Satana e Lucifero hanno caratteristiche comuni ma sono due demoni distinti. Diversi sacerdoti a me collegati sostengono la stessa cosa, ma c’è anche chi in buonafede sostiene che sono lo stesso demonio. Don Amorh affermava che le pupille degli occhi rivolte verso l’alto indicano Lucifero, verso il basso Satana. Lucifero l’ho visto spesso così anche io, come ha detto lui, ma non solo con questa modalità, Satana è proteiforme. Ognuno ha le sue esperienze.. con le preghiere di liberazione si è più liberi di pregare in diversi modi e con parola diverse, forse per questo motivo ho avuto l’opportunità di vederlo in aspetti diversi
Lucifero alle volte si mostra volutamente per arrecare timore, Satana quasi mai. Lucifero e Satana possono provocare di tutto, a livello di malattie fisiche e spirituali. Lucifero (con le sue legioni) agisce molto in caso di ossessioni (sulle tempie, sul cervello, sulla mente).
Belzebul interagisce con loro, sempre a scopo di confusione mentale. Non ha una caratteristica specifica se non questa, di aggravare la confusione. Dan è uno spirito di distruzione della vita, della salute, degli affetti, abbiamo detto che con Lucifero concorre all’anoressia, con Asmodeo e Alimai contribuisce alla distruzione del matrimonio, del lavoro, unitamente con le legioni di odio, vendetta, gelosia, incomprensione.
Abù è spirito di mancanza di perdono, odio. Agisce su coloro che sono vittime di questo sentimento negativo. Anche per questo è importante farsi ogni tanto una preghiera di liberazione! Chi non è vittima di odio, di rancore da parte di qualcuno.
Asmodeo e Alimai sono prettamente legioni di impurità, sessualità cattiva, infedeltà. Vengono usati di solito insieme quando vogliono fare fallire un matrimonio, separare due coniugi. Spessissimo le usano per questo motivo, e sovente in correlazione con Lucifero. Mi ricordo che mentre pregavo su di una persona Lucifero, molto seccato e arrabbiato, diceva , dopo aver detto un peccato pesante di quell’uomo “lo scemo, lo scemo, si voleva separare lo scemo”. Lo diceva per fargli fare brutta figura con noi. L’uomo effettivamente era molto confuso. Comunque quando vogliono fare una stregoneria su di un matrimonio, spesso fanno mangiare o bere a uno dei due coniugi qualcosa di maleficiato sigillandolo con Asmodeo e Alimai, che rimangono nello stomaco, con la loro azione distruttiva, fino a quando non vengono vomitati. Di recente abbiamo trovato anche peli di pube, nello stomaco di una persona vittima di una stregoneria dovuta a vendetta. Non sto scendendo volutamente nel dettaglio nel raccontare i malefici perché qui collegate vi sono persone con sensibilità diverse e io desidero dare gioia, non il contrario. Asmodeo, spirito di infedeltà ma anche all’impedimento alla sessualità tra coniugi, mi ha sfottuto qualche volta, quando scioglievo un maleficio su di un matrimonio. Non è aggressivo nel solito modo ma si arrabbia quando si rompe e si annulla una sua opera sul matrimonio. Maria Santissima l’aveva detto a Sr Lucia, a Fatima: l’attacco decisivo il demonio lo avrebbe sferrato alla famiglia, il demonio infatti sta facendo di tutto per distruggere la famiglia. Fa affidamento sulle nostre mancanze di fede per riuscirci.
Ma noi vogliamo vincerlo. San padre Pio diceva: se non spari tu, spara l’altro (il demonio). E allora adesso spariamo insieme, per liberarci da invidie e gelosie. Ripetete dopo di me: Nel santo nome di Gesù, per il Suo Preziosissimo Sangue versato per l’umanità intera, con l’intercessione di Maria Santissima e di tutti i Santi Arcangeli, in particolare di San Michele Arcangelo, di tutti i Santi Angeli e di tutti i Santi, tra essi San Francesco, San Padre Pio, Sant’Antonio da Padova, Santa Gemma Galgani, San Giuda Taddeo, Paolo di Tarso, Paolo della Croce, Giovanni Paolo II, San Charbel, Don Gabriele Amorth e tutti i Santi e le anime del Purgatorio io spezzo e rompo, sciolgo e anniento ogni influenza diabolica che subisco a causa di maledizione, maleficio, fattura, filtro e legatura fatta a me, alla mia vita, alla mia famiglia, sulla mia prole, ogni augurio di sciagura e sventura, distruzione fatto sul mio lavoro, sulla mia casa, sulla mia esistenza, sulla mia persona, sui miei beni, sui miei risparmi, ogni augurio di morte e di malattia fisica e spirituale, la spezzo e la rompo, la sciolgo e l’anniento, la spezzo e la rompo, la sciolgo e l’anniento e la lego alla croce di Gesù, Dio vivo, il Risorto.
Dal mio diario: Ho pregato su una donna a cui avevano detto che non aveva una possessione ma solamente una vessazione. Ho iniziato come sempre con una forte invocazione cantata e prolungata allo Spirito Santo (non faccio mai nessuna preghiera di comando, nessuna preghiera di liberazione, senza premettere questa richiesta alla Santissima Trinità. E talora aggiungo le litanie allo Spirito Santo al singolare e adattate alla persona), poi ho comandato a ogni legione diabolica di andare via da lei. Uno dei demoni che è dentro di lei ha urlato di dolore. E’ risultato essere Belzebul (“io io sono Belzebul”) e Satana. Successivamente ho spezzato ogni maleficio e maledizione esperita nei suoi confronti. Dopo il nostro primo incontro da un lato le è pervenuta la notizia di un alleggerimento dei debiti pregressi (invece di dover pagare una somma ingente, dovrà pagare molto meno, e per lei diventa una somma accettabile), di converso le hanno tolto il lavoro. Ma la volta successiva, pregando con un sacerdote, il demonio si è manifestato ancora di più (Grazie a Dio, questo è un sacerdote che non ha preconcetti mentali e mi lascia effettuare le preghiere di liberazione come so che occorre fare per essere incisivi, e lui mi è di supporto. Di ottimo supporto. Perché ha delle intuizioni formidabili, seguendo quello che faccio io) e la persona poi in breve tempo ha trovato un altro lavoro. Però è incredibile come i maghi lavorino e come è furbo il demonio a non farsi trovare. Come è possibile che nessuno prima di me e di questo sacerdote, si sia accorto di nulla? Sono scesa nel dettaglio, e mentre spezzavo e scioglievo ogni maledizioni attuata tramite conficcamento di spilli sugli occhi, sulla gola, sulla spina dorsale, sullo stomaco.. il sacerdote benediva con l’olio esorcizzato la persona, in corrispondenza a quanto enunciavo e anche oltre, per sua immaginazione e ispirazione. Sugli occhi, sulle mani, sull’avambraccio, sul dorso verso i glutei (lungo la spina dorsale), sul ventre, stomaco… urlava come un pazzo. E più liberavo e comandavo più mi diceva: “non ti sopporto, perché fai così, cosa ti ho fatto, smettilaa!”. A questa donna sono stati fatti dalla suocera e da una cognata due malefici: uno con un rito di stregoneria attuato su qualcosa che le hanno dato da mangiare o bere, ha deglutito e ha nello stomaco, da parte di una donna che comincia per F. e un altro rito con un teschio, una croce satanica e sangue mestruale (forse è tramite questo che hanno usato il conficcamento di spilli, che lo fa urlare di dolore quando si interviene sciogliendo ogni singolo elemento da loro colpito, conficcato nel teschio con maledizione). Quest’ultimo è stato attuato su incarico di una donna che comincia per E. Tutto questo l’ho appreso senza mai chiedere nulla ai demoni, ma unicamente vedendo la loro reazione in corrispondenza di quanto dicevo. Strillava con molto impeto quando indovinavo il nome della persona che aveva agito e nominavo uno dei demoni presenti (con le loro legioni). Ovviamente tutto si impara con l’esperienza sul campo. E’ anche capitato che il demonio mi sfottesse, mentre cercavo di indagare per capire chi aveva agito per fare del male a una persona. Ho letto questo brano per fare capire come si effettua una preghiera di liberazione.
Asmodeo e Alimai sono anche usati per legare affettivamente due persone che non avrebbero avuto questa intenzione. Una donna che vuole un uomo, per esempio, e lui non se la fila. Oppure per impedimento a un matrimonio. L’impedimento al matrimonio può derivare anche da un maleficio fatto sul matrimonio dei genitori, i cui effetti si ripercuotono sulla prole. Così come l’impedimento alla fecondità. Voglio però che sia chiaro che da ogni male ci si può liberare: dall’insonnia come da ogni malattia fisica. Ovviamente queste malattie e ogni malattia dipendono da una serie di fattori, che vanno tutti approfonditi. Ho scritto tre libri con Don Gabriele Amorth: l’ultimo con lui si intitola Vincere il demonio. Questo libro è molto utile per liberare i matrimoni e il prossimo libro sarà utilissimo per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. In esso spiego in dettaglio i malefici e l’azione del demonio, cosicchè chi ha voglia di aiutare gli altri, oltre che se stesso, può agire con cognizione di causa. Esce a febbraio 2022, edito in Italia dalle Paoline, ci sarà anche un contributo dottrinale del Vescovo Mons. Gianfranco Girotti e di Don Roberto Liani, che tratterà dell’effetto delle maledizioni. Argomento interessante. Guardate che le maledizioni arrivano e fanno male, incidono sulla persona. Non credete ai preti che dicono di non farci caso, che sono esagerazioni, come quel prete che mi ha cacciato fuori dal gruppo Whatsapp di Sant’Anna in Vaticano, dove avevo riportato proprio la catechesi di Don Roberto sulle maledizioni, scrivendomi in privato che ho spaventato la gente, che sono esagerazioni.
“Che tu possa spendere tutto in medicine… che vi vada tutto male, non vali niente”, sono maledizioni contro la persona, l’ultima più sottile, perché incide sulla psiche. Non ci si può giustificare con il ritenere che non si voleva fare del male. Come le bestemmie, che sono parole contro Dio, anche se non sono pensate producono effetto.
Bisogna invertire il trend, come si dice, e benedire. Per esempio benedire le case con l’acqua benedetta, vano per vano, con un segno di croce e anche sciogliendo ogni influenza maligna. Per le pareti di casa dire“nel nome di Gesù io consacro al Cuore Immacolato di Maria questa parete”. E buttare sopra acqua benedetta o esorcizzata. Acqua, non olio. “Nel nome di Gesù benedico questa parete e spezzo e rompo sciolgo e anniento ogni influenza maligna che sta subendo, la spezzo e la rompo. Qualunque sacerdote o diacono può esorcizzare o benedire l’acqua. Benedire gli oggetti con l’acqua, anche le fedi nuziali, produce un effetto benefico. Non aspettate che lo faccia un sacerdote, fatelo voi. Don Amorth mi diceva: la gente si deve svegliare! “Per rendere benedetto un oggetto basta intingerlo nell’acqua benedetta, senza quindi andare a cercare un esorcista o un prete. Non dipendere da altri”. Ricordo sempre questa sua frase
Durante le preghiere di liberazione il demonio non può leggere nella mente di una persona, non ci riesce (forse per il discorso della Grazia di cui ho accennato). Invece nella vita quotidiana può leggere nella mente, essendo spirito penetra e condiziona la mente, chi afferma il contrario si sbaglia, leggete il libro che ho scritto con l’insegnamento di Padre Matteo La Grua. Lucifero è quello che sta imperversando nel mondo. E’ prettamente spirito di confusione mentale, come abbiamo visto. Questa è la caratteristica con cui incide nelle facoltà cognitive di una persona. Adesso una considerazione. Lucifero è anche spirito che condiziona la mente procurando paura. Legge di causa-effetto: a causa della sua influenza maligna, proviamo paura, carenza di fede, incapacità di deduzione e decisione; allo zenit, procura suicidio e pazzia. Non è un modo di dire! Ho riportato nell’ultimo libro che ho scritto con Don Amorth, che un frate spagnolo da lui citato faceva gli esorcismi a tutti coloro che gli portavano, e tra essi vi erano anche persone in cura psichiatrica. Altra considerazione:
nella misura in cui abbiamo paura, Dio non regna in noi. Pensateci! Non agiamo come Gesù ci ha detto? Dio non ha la sua signorìa in noi, solo a parole è il nostro Signore.
Le emozioni derivano dalle influenze che sentiamo nelle nostre facoltà mentali.
Analizziamo il nostro agire, e cerchiamo di capire quanto e se, il nemico sta influendo su di noi. L’emozione della paura, quante volte la proviamo? Ci frena anche per liberarci. E per liberare. Il Ministero di liberazione è in evoluzione. Applicando le direttive che mi ha indicato Don Amorth, ho scoperto e attuato diverse cose nuove. Per Grazia di Dio, ovviamente. Per esempio, che pregando sulla moglie si libera un po’ anche il marito. Funziona. Ci vuole però molta pazienza e costanza. La costanza è gradita a Dio. Sempre.
Ci sono dei postumi generazionali derivati da antenati paterni e materni? Si sciolgono.
Don Fabio Rosini dice: “Non avere paura del bene che Dio ti mette davanti. Non avere paura di lanciarti in qualcosa di grande. Non avere paura di pensare a te stesso come a uno che puo’ fare cose belle. Disobbedisci alla tua paura, disobbedisci ai tuoi terrori, apriti alla bellezza”. E alla misericordia di Dio, aggiungo io.
La riparazione non è una questione secondaria, nella vita cristiana. I peccati commessi, di ogni genere, si riparano con le buone azioni. Che consistono nel fare concretamente un’opera di carità. Anche per sé stessi, facendo officiare delle Sante Messe per sé, ma soprattutto nel perdonare e benedire una persona che si è comportata male con noi, aiutare un bisognoso in opere o in parole (consolare qualcuno, pregare secondo le sue intenzioni), fare una novena al Preziosissimo Sangue per la salvezza di un bestemmiatore o per chi ci ha ferito. Fare sante Messe per le anime del Purgatorio (parecchie, non due o tre). Le anime del Purgatorio soffrono tanto e hanno bisogno del nostro aiuto. Anche io ne ho incontrate. Coraggio. Doniamo gioia e avremo Dio in noi. Pace e gioia.
Sorella Angela Musolesi
Suor Ermina Brunetti… La suora paolina aveva una particolare devozione per le anime purganti. Un fatto straordinario le capitò mentre si trovava a Teramo per svolgervi la sua missione di “propaganda”. Come sempre, vi era andata insieme con una consorella. Dovevano incontrare il vescovo, il quale avrebbe indicato loro il posto dove alloggiare. Ma il vescovo era assente, perché ricoverato in ospedale. Mentre si aggiravano per la città non sapendo a chi rivolgersi , suor Erminia udì una voce che le diceva : “Vai in chiesa. Invoca l’anima più abbandonata del purgatorio, prega per lei ed essa ti dirà che cosa devi fare”. Si diressero in duomo per fare la loro quotidiana ora di adorazione. Quando uscirono, una donna si avvicinò e domando loro: “Cercate alloggio?”. Suor Erminia pensò che si trattasse di una persona curiosa, e suggerì alla consorella di lasciar perdere e proseguire la strada. Ma quella donna la seguì dicendo: “Prima cercate l’aiuto di Dio e poi, quando ve lo manda, non ci credete!”. L’ascoltarono: “Andate dalla moglie di “don” Peppino, quello che è stato per ventiquattro anni in America”, disse “durante la comunione, questa mattina, ha pregato il Padre celeste di mandarle qualcuno a casa, perché vuole fare delle opere buone. Il Signore ha stabilito che vi andiate voi”. Suor Erminia, intanto, cercava di toccarla, ma era come toccare l’aria. poi quella donna disparve. Le due suore rimasero strabiliate, anche perché la donna non aveva indicato loro dove potevano incontrare la signora di don Peppino. Suor Erminia disse alla consorella, che era rimasta silenziosa per tutto il tempo: “Domandiamo alla prima donna che incontriamo, se lei è la signora di don Peppino. Tu’al più penserà che siamo matte!”. Cos’ fecero. Poco dopo videro una donna nel portone di un palazzo che parlava con un’altra affacciata alla finestra di fronte. Suor Erminia le domandò: Scusi, è lei la signora di don Peppino?” . Quella si girò di scatto verso di loro: “si”, rispose, “chi vi manda?”. Suor Erminia soggiunse: “Ci manda una donna che noi non conosciamo. Siamo nuove di qui. Ci ha detto che la signora di don Peppino, il quale è stato per ventiquattro anni in America, questa mattina, nella comunione, ha chiesto al Signore di mandarle qualcuno a casa perché vuole fare delle opere buone. E il Signore ha stabilito che venissimo noi”. E lei: “Oh, Dio mio, è vero questa mattina ho proprio detto questo! Suore venite”. Le suore entrarono in casa ed ella offrì loro il caffè. Voleva sapere chi fosse quella donna che le aveva indirizzate, ma loro non sapevo dirlo. mentre sorbivano il caffè, il loro sguardo cadde su una fotografia lì esposta: “E’ quella signora lì”, dissero, “che ci ha mandato!”. Si trattava della governante della signora, che era morta, un anno prima, nel sanatorio di Teramo. la signora capì che davvero quelle suore erano mandate da Dio. Rimasero presso di lei per due mesi. E dopo, ogni qual volta tornavano a Teramo per la propaganda, si fermavano in casa sua, trattate sempre come figlie. Con la preghiera, ella ottenne altre conversioni e anche guarigioni