COME AGISCE UN FIGLIO DELLA LUCE al termine del Rosario on line del 16.10.2022

COME AGISCE UN FIGLIO DELLA LUCE al termine del Rosario on line del 16.10.2022

Cosa fa un figlio della Luce  (spiritualità e carisma)

Oggi illustrerò in che cosa consiste la spiritualità de I figli della Luce, spiritualità che ci distingue dagli altri movimenti religiosi, cenacoli e gruppi di preghiera. E il carisma che ci proponiamo di avere. Chiunque può essere un figlio della Luce, anche se non si appartiene ai nostri gruppi, ma coloro che vi sono è bene che sappiano queste nozioni.

Il Signore ci ha fatto nascere su sua richiesta, quando Don Gabriele Amorth era ancora vivo, tant’è che Don Gabriele ci ha ricevuto diverse volte, io ho portato da lui diverse volte degli aderenti e simpatizzanti. Anzitutto è bene che sappiate come ho conosciuto Don Amorth, con cui ho scritto 3 libri e collaborato 28 anni.. Andavo alle riunioni della Comunità Amen, i cui responsabili erano marito e moglie che aiutavano Don Gabriele durante gli esorcismi. Lì ho visto le prime cose “strane”, persone che quando cantavamo “alleluja” cadevano a terra e Nino a Maria ci dicevano di gridarlo più forte, a voce più alta, per disturbare il maligno. E così era. Non quindi una voce sommessa, ma bella forte, da persone convinte. Questo procura molto disturbo al demonio. Sono andata a un ritiro di preghiera di questo gruppo, guidato da Don Amorth. A un certo punto c’era un uomo accanto a lui, e quest’uomo è intervenuto dicendo che quando Don Amorth gli faceva gli esorcismi a lui si gonfiava la pancia e i suoi denti saltavano sul pavimento, cadevano con forza sul pavimento. Disse proprio che saltavano sul pavimento.

Sono rimasta molto stupita e mi sono detta “voglio capire questa cosa”. Ho letto i libri di don Gabriele poi ho cominciato a collaborare con lui.

Vi premetto che alcune delle notizie che dirò certamente tra di voi ci sono persone che le hanno già sentite da me, le ripeto per chi non le conosce. Sono stata successivamente chiamata da un gruppo di Modena (Don Amorth era di Modena) che mi ha chiesto di insegnare loro le preghiere di liberazione. Si avvalevano di una veggente, mi hanno fatto vedere un messaggio dato da Gesù a questa veggente, che da qualche parte ho in archivio. Diceva “voi siete I figli della Luce, fatevi guidare da Suor Angela Musolesi”. Dato che tanti anni fa ho detto a Dio Padre in preghiera “per qualunque cosa manda me”, non potevo rimangiarmi la parola data, non sono il tipo che può fare una cosa del genere. Il Signore ha così cominciato a mandarmi persone bisognose di aiuto.

Ci sono state una serie di eventi concomitanti che ci hanno portato a un certo tipo di spiritualità e carisma. L’applicazione degli insegnamenti di Don Amorth ci ha tracciato la strada. Gli feci vedere delle preghiere datemi da un esorcista della Puglia e lui mi disse: lei applichi questi “rinuncio” come “comandi”, faccia le preghiere in questo modo. Così ho fatto e le ho inserite nei tre libri, che lui ha visto, letto e mai contestato. A proposito di contestazione, colgo l’occasione per fare una precisazione: Tra i nostri detrattori c’è in fb un nostro “ammiratore” che diverse volte ha scritto sulla nostra pagina rivolgendosi agli altri utenti contestandoci aspramente e  chiedendo loro: “Questo gruppo farlocco de i figli della Luce è stato cacciato da tutte le chiese di Roma, vi siete chiesti il perché?”. A questa persona e a chi sostiene  calunnie simili rispondo: tesoro, Don Amorth è stato cacciato via da 29 chiese, a Roma. 29. E quando io sono andata da lui la prima volta teneva gli esorcismi in una sala di un mercatino di mobili usati. In un mercatino di mobili usati, perché nessuno gli dava un alloggio, una stanza. Era qualche anno prima del 1990, quindi era già noto in tutto il mondo. Noi sinora siamo stati mandati via da 5 chiese, dove abbiamo tenute preghiere, e non perché avessero dei rilievi su di noi, ma perché vi era perplessità sugli insegnamenti di Don Gabriele, che noi applichiamo. Lo preciso perché so che si saranno sempre dei buontemponi che diranno fesserie su di noi, è buona norma conoscere la realtà dei fatti per sapere  come rispondere.

Non tutti i sacerdoti condividono gli insegnamenti di Don Gabriele, c’è anche chi crede che il demonio non è una realtà creata ma un pensiero, un modo di comportarsi, chi crede che la gente ha le fisime quando chiede aiuto ritenendo di essere vessata. Tot capita tot sententiae, dice il diritto. I Vangeli però sono chiari. Lapalissiani direi, cioè talmente illuminanti e espliciti che contestarli diventa ridicolo.           

Parliamo adesso della nostra spiritualità. Siamo un gruppo carismatico, anche per questo Don Amorth ci appoggiava. Essere carismatici vuole dire lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, e con esso manifestare la gloria di Dio. Ho detto la gloria di Dio: che significa manifestare i suoi doni, i carismi appunto, tra essi i più eclatanti sono quelli di guarigione e liberazione, ma significa anche esprimere una profonda devozione a Dio, il rispetto (rispetto) della sua maestà, del suo sacrificio per noi. Per esempio prostrandoci a terra o almeno inginocchiandoci a terra davanti al tabernacolo (tra l’altro è una delle disposizioni della Chiesa ancora in vigore, quasi nessuno se lo ricorda), per chi può ovviamente, oppure tenendo le mani giunte durante la Messa o facendo il segno di croce bello grande, non un piccolo segno che sembra uno sgorbio, una cacchetta. Perché avere paura a mostrare la nostra fede? Il segno di croce bello grande dà fastidio al demonio! Chiunque lo può fare.

Il nostro logo è un essere umano con sembianze angeliche, rosso, a significare che il fuoco dell’amore di Dio ci sorregge e guida, per donare consolazione ai cuori. E’ all’interno di una Sacra particola, perché il Corpo di Cristo è il nostro pane quotidiano. Fuoriesce con le braccia dalla Sacra particola per portare la Luce di Dio nel mondo, per instaurare omnia in Christo. Siamo I figli della Luce. “E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo” (San Paolo). Della Sua potenza, della Sua Resurrezione.  Il nostro motto è infatti: la potenza di Dio è la nostra forza. Ci viene inalata, insufflata, immessa dallo Spirito Santo. San Serafino di Sarof, monaco e grande mistico russo, in un dialogo con un allievo dice: «La preghiera, il digiuno, la veglia e tutte le altre attività cristiane, per quanto buone possano essere in sé, non costituiscono il fine della nostra vita cristiana, anche se servono come mezzi indispensabili per raggiungere questo scopo. Il vero scopo della nostra vita cristiana consiste nell’acquisizione dello Spirito Santo di Dio. Quanto ai digiuni e alle veglie, alla preghiera, all’elemosina e a ogni buona azione fatta per amore di Cristo, sono  mezzi per acquisire lo Spirito Santo di Dio» (Conversazione di San Serafino di Sarof con Nikolaj Alexandrovich Motovilov). Infatti avvicinano a Dio. Ma ancora meglio è come ha detto Gesù “quanto più il padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono”. Chiedono. San Paolo nella prima lettera a Timoteo asserisce: “Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di coraggio e di saggezza”. Chi non ha bisogno di queste cose?

La richiesta di aiuto allo Spirito Santo noi la facciamo quotidiana, perché ogni giorno siamo a contatto con lo spirito del mondo, impregnato del nemico, e noi vogliamo vincerlo, e lo facciamo con l’invocazione cantata. Non è assolutamente la stessa cosa recitare la sequela o leggere una preghiera allo Spirito Santo. Per secoli le vecchiette lo hanno fatto, e spesso erano acide. Deve essere al singolare e cantata. Perché si interiorizza meglio, sono tutte le facoltà fisiche e spirituali che abbiamo che sono più coinvolte, si viene colmati di più, rinnovati di Lui. Siamo umani, non siamo divini, dobbiamo diventarlo. Per avvicinarci al divino e rimanerci dobbiamo essere vigili. State attenti, perché ci si può allontanare da Dio in modo educato. Quindi non appariscente, non in modo clamoroso. Quando si usano parole violente verso qualcuno, quando si ripete un peccato e non si migliora, quando si rifiuta di accettare un consiglio, quando si è suscettibili e nervosi, quando si ascoltano tante catechesi ma non si loda Dio (ricordiamo che la lode guarisce le ferite dell’anima) e non si invoca spesso lo Spirito Santo, ci si allontana da Dio in modo educato. Senza che ce ne rendiamo conto andiamo verso la nostra condanna.

 Fin dall’inizio della nostra fondazione, cioè dai messaggi alla veggente e da eventi successivi, la Madonna ci ha indicato la spiritualità di Fatima, come spiritualità per noi. I figli della Luce quindi prendono ispirazione da questa spiritualità. Medjugorje è il seguito di Fatima, oramai lo sappiamo tutti, perciò noi incoraggiamo a fare pellegrinaggi a Medjugorje oltrecché a Fatima.

Io fatto la Professione nell’Ordine Francescano il 13 maggio 1995, ricorrenza dell’apparizione di Maria Santissima a Fatima, in tutte le fotografie Don Amorth ha dietro di sé la statua o l’immagine di Maria di Fatima. Il 13 luglio 1917 a Fatima Maria Santissima fece vedere l’inferno ai bambini. Io non me lo ricordavo, me lo hanno rammentato quando è accaduto anni fa un avvenimento particolare durante una preghiera di liberazione che stavo effettuando con alcune persone proprio il 13 luglio, anno 2017, cioè esattamente 100 anni dopo il l’avvenimento clamoroso avvenuto a Fatima. Maria Vergine è venuta, ha confermato l’importanza della preghiera di liberazione e che il mondo ha bisogno di noi. Leggo dal mio diario: “Durante una preghiera di liberazione da rito vudu su di una donna con una forte possessione, stavo sciogliendo ogni maleficio fatto sul piede quando viene detto da una persona presente: “Sta parlando Maria Santissima”. Non avevo sentito cosa era stato detto e non ho capito quella persona, perché ero in basso, mi sono fermata e mi sono tirata su verso il viso. A quel punto la Vergine ha pronunciato in modo nitido, anche se la persona faceva fatica a parlare (il demonio evidentemente non voleva riferire): «Vi amo, ho bisogno di voi, il mondo ha bisogno di voi». Stavamo facendo una preghiera di liberazione, quindi tutto lascia credere che volesse dire che il mondo ha bisogno di liberazione, di preghiere di liberazione. Solamente il giorno successivo mi hanno ricordato che era il 13 luglio Cioè esattamente 100 anni dopo di quando aveva fatto vedere l’inferno a Fatima”.

 La Spiritualità di Fatima consiste in adorazione e preghiera per i peccatori, per salvarli dall’inferno. Riparazione, in sintesi.

A Fatima l’angelo ha invitato i bambini a prostrarsi con il corpo a terra come stava facendo lui, con il capo vicino al pavimento. Perciò davanti a Gesù presente nel tabernacolo, chi non è infermo è invitato a inginocchiarsi e a ripetere con San Francesco: “Ti adoriamo Signore Gesù Cristo e ti benediciamo, qui e in ogni chiesa del mondo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo”. Questo fa parte della nostra spiritualità e carisma. Dice il Salmo 99, “prostratevi allo sgabello dei suoi piedi”: è fare questo! Lo sgabello dei suoi piedi è davanti al Suo trono, che è l’Eucaristia. Prostrarsi è un atto che al demonio procura dolore ed è anche un atto di riparazione a Dio per gli oltraggi che gli vengono fatti e anche in riparazione dei nostri peccati. Chi non ne ha? Chi non deve riparare ai propri errori più o meno grandi? Se San Padre Pio, che ha fatto tanto bene a tanta gente, è stato 3 giorni di Purgatorio, come sappiamo da anni, forse per qualche sganassone di troppo dato a un peccatore incallito, come possiamo pensare noi di non doverne fare? In una chiesa di Roma tanti anni orsono ho sentito il canto degli angeli, per alcuni minuti. Erano angeli e altre legioni celesti. La seconda volta che Dio mi ha concesso questo dono, ho avuto mezzo pensiero negativo e subito vi è stata l’interruzione del canto degli angeli. Mi pare che pensai “ancora!”, con una componente un po’ strana. Ho ripensato centinaia di volte a questo. Per mezzo pensiero negativo si è interrotta la comunicazione con la Gerusalemme Celeste.  Considerando questo episodio, meditiamo: quante volte pecchiamo con parole e pensieri? Abbiamo mai pensato veramente in modo intenso che Dio è il perfetto e il venire meno alla comunione con lui, cioè al patto che lui ha fatto con noi, ci obbliga a riparare? A Riparare i nostri peccati, ma anche dobbiamo riparare per quelli dell’umanità, per i peccatori appunto. Maria ha insistito molto a Fatima chiedendo di pregare per loro. Come si ripara?

Primo modo: In chiesa o a casa o camminando, si dichiara: in riparazione per gli oltraggi a Dio, in particolare in riparazione alle bestemmie dirò adesso 50 benedizioni al Santo Nome di Dio e 50 benedizioni al Santo nome di Maria. Con il Rosario in mano: benedetto il santo nome di Dio, benedetto il Santo nome di Dio e si recitano 50 benedizioni, poi: benedetto il Santo nome di Maria …

Secondo modo: Riparazione per gli altri oltraggi: ogni tanto fare celebrare qualche Santa Messa a Onore del Sacro Cuore di Gesù e qualche Santa Messa a onore del Cuore Immacolato di Maria. Credo che davvero in pochi si ricordino di farlo.

Terzo modo: Si può anche recitare 10, 50, oppure 100 Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo dicendo “Signore li offro al tuo Sacro Cuore in riparazione degli oltraggi  che ti sono stati fatti”.

Quarto modo: Riparazione per i propri peccati: fare celebrare parecchie Sante Messe singole (solo Messe singole, facendosi dire il giorno e l’ora in cui viene officiata la Messa). Non è necessario partecipare, perché quello che conta è l’intenzione mentale della persona che chiede nel momento in cui formula la richiesta iniziale al presbitero. Chi afferma il contrario sbaglia.

Le messe per i vivi si possono fare e sono consigliate, è dottrina di Chiesa. Se un sacerdote non vuole farle non discutete con lui, cambiate chiesa. Oppure chiediamo una Santa messa “Secondo le intenzioni dell’offerente”. Si dice così perché appunto ciò che conta è l’intenzione dell’offerente. Fatele finché siete vivi, ci vogliono tante messe, centinaia, per riparare ai peccati  

Quinto modo: In riparazione dei propri peccati si possono anche offrire 50 gloria pater al Sacro Cuore di Gesù, spiegando prima “Le offro al vostro Sacro Cuore in riparazione dei miei peccati”.

Ricordiamoci molto più spesso delle anime del Purgatorio. Don Amorth in una intervista ha detto: «Le pene del Purgatorio sono grandissime e lunghe. Niente di non perfetto può entrare in Paradiso. Creando il Purgatorio il Signore ci dà la possibilità di completare quella purificazione che non si è arrivati a completare in vita. Nel Purgatorio si soffre tanto e allora è importante pregare in suffragio delle anime che sono lì. Esse hanno a loro volta una grande efficacia nell’intercedere grazie per noi. Noi preghiamo in loro suffragio, loro pregano in nostro aiuto. Potrei parlarvi di tante grazie, anche materiali, ottenute per intercessione delle anime del Purgatorio». Chiediamo la loro intercessione quindi, anche nelle preghiere di liberazione.

Hanno bisogno di noi, ci vengono a chiedere aiuto. Mi sono capitati diversi episodi di contatto con le anime del Purgatorio, che sono venute a chiedermi aiuto.

Offrite Sante Messe per le anime più abbandonate del Purgatorio. Se non potete fare celebrare Sante Messe offrite 10 Gloria pater al Sacro Cuore di Gesù in riparazione dei loro peccati. Sono d’accordo con Padre Livio di Radio Maria che una volta ha detto che recitare la frase “l’eterno riposo dona loro Signore e splenda a essi la luce perpetua” non ha molto senso, perché il Giudizio divino lo hanno già avuto e Dio che è misericordia infinita ha già agito su di loro. Molto meglio offrire delle preghiere dicendo appunto che si offrono in riparazione dei peccati di un’anima del purgatorio, che il Signore le assegni a chi vuole lui. O appunto in suffragio delle anime più abbandonate.    

Inoltre: Tutti possiamo pregare sugli altri con preghiere di liberazione (pregare per gli altri è un dovere, sugli altri è una scelta, dovrebbe essere un piacere). Come Gesù ha chiesto a ognuno di noi: cacciate di demoni. Il Signore ci chiede di andare oltre i nostri limiti, di fare l’esperienza di superarli con il suo aiuto, di accettare la sua mano, per percorrere strade impensate e non facilmente percorribili. Così si vedrà la sua potenza, non il nostro io. Siamo Davide contro Golia, ma il Signore è con Davide. Ci sono tanti convinti di non potere pregare sugli altri. Se si aspetta di essere santi e di essere liberi non si pregherà mai sugli altri. Ci sono persone vassate e colpite dall’azione del maligno che pregano sugli altri via telefono con preghiere di liberazione con ottimo effetto. E gli altri? Perché tutti chiedono e nessuno si propone o pochissimi lo fanno? Mi riferisco sempre ai laici.  Facendo del bene agli altri ci avviciniamo a Dio e abbiamo beneficio noi stessi dell’azione positiva, ci liberiamo di qualche fardello anche noi, di peccati veniali..  ci avviciniamo a Dio. Traggo dal mio prossimo libro un episodio, accaduto a uno di noi ed è coinvolto un esorcista che non credeva che i laici abbiano potenza di liberazione. “Mi contatta un esorcista di una Diocesi vicino a me perché incuriosito dai nostri metodi di preghiera dei Figli della Luce. Mi presento e presento Sorella Angela, spiegando che seguiamo in tutto e per tutto gli insegnamenti di Don Amorth. L’esorcista mi chiede se è vero che facciamo preghiere telefoniche e liberiamo le persone pregando via telefono  Mi dice: “Non credo che un laico possa arrivare a tanto. Se è vero che fate quelle cose anche per telefono, mostramelo”. Mi chiede di fare una preghiera di liberazione su un ragazzo che lui segue da molto tempo. Mi dice l’esorcista che il ragazzo ha un maleficio allo stomaco e che non riesce a vomitare quello che ha dentro. Inizio subito la preghiera per telefono con l’Invocazione allo Spirito Santo e i comandi, ed ecco che “il cretino” esce immediatamente fuori e urla dicendomi “lasciami stare, cosa vuoi? Non ti basta tutto il male che mi fai ogni giorno ?”.  Ispirato dallo Spirito Santo chiedo alla Vergine Maria: “Vergine Maria ti prego per l’amore che provi verso questo tuo figlio, prendi con le tue mani l’oggetto maleficiato che ha nello stomaco e spingilo fuori dalla sua bocca”. L’esorcista, che è presente accanto al ragazzo vede con i suoi occhi la punta di un chiodo che inizia a uscire fuori dalla bocca del ragazzo e alla fine della preghiera cadere per terra. Il sacerdote ha preso una busta di plastica nel tentativo di prenderlo e toglierlo da terra, ma era come se su quel chiodo ci fosse sopra dell’acido muriatico, perché si è sciolta la busta di plastica. L’esorcista ha poi gettato dell’acqua esorcizzata sul chiodo ed è riuscito a buttarlo”. Un altro episodio di poche settimane fa, del 3 ottobre 2022: Claudia di Catania sta aiutando telefonicamente una persona seguita da un esorcista. Ecco il messaggio iniziale pervenuto a me dalla persona bisognosa: “ Salve Suor Angela. Sono (nome della persona), mi ha dato il suo contatto la Sig.ra (nome) vostra simpatizzante. Ringraziando Dio grazie a questa persona è venuta alla luce del perché la mia vita è stata sempre un disastro. Ho una fattura a morte da parte della nonna paterna, ora mia sorella porta avanti la discendenza del male di mia nonna, cioè fa le fatture, ho sposato un uomo nel 2010 la cui  mamma si era consacrata al demonio. Mio marito nel 2015 si è tolto la vita. Vivo con mia figlia di nove anni e mezzo. Non si sa se è l’anima di mia nonna o mia sorella che succhiano la mia linfa vitale, riducendomi a un vegetale ”. E ha scritto altre notizie….

Da quando Claudia prega su di lei via telefono la donna ha cominciato a defecare dei vermi, li trova nella popò, per parlare terra a terra. Non li defecava con l’esorcista, ma lo Spirito Santo soffia dove vuole.

Ecco il messaggio di pochi giorni fa che ha ricevuto Claudia.

«Buongiorno Claudia, buona domenica. Ringraziando Dio, l’esorcista mi ha ascoltata, mi ha fatto l’esorcismo sui vermi. Infatti era un maleficio. Grazie a Dio ora   andrà meglio. Ha esorcizzato le uova, gli insetti e il vermone che li generava».

Sembra però che l’esorcista non la vuole più aiutare perché lei gli ha detto che dei laici pregano su di lei. Invece di essere contento, si è arrabbiato. A parte il fatto che era meglio se la persona stava zitta, ma che male c’è a farsi aiutare da più persone? La preghiera di Claudia ha reso manifesto il problema, con l’esorcista i vermi non uscivano.

L’indivia è una brutta bestia. Ricordo che portai da Don Gabriele Amorth una ragazza che un sacerdote non esorcista seguiva attuandole delle preghiere di liberazione. All’incontro con Don Gabriele abbiamo trovato lì anche questo sacerdote, che recitava il rosario, come tutti noi. Eravamo in 6. Dopo l’incontro, quando lei gli ha telefonato il presbitero gli ha detto: “Sei una stronza, sei andata da Don Amorth, io nn ti aiuterò più per un anno e mezzo”. Così ha fatto. Ma perché? Don Amorth ha sempre incoraggiato a partecipare a tutti gli incontri di liberazione possibili.

Altra cosa. La donna che sta aiutando Claudia ha vomitato, con l’esorcista, per la prima volta. E lui si è convinto che lei ora è libera. Purtroppo non c’è una scuola vera e propria per gli esorcisti, il corso che fanno annualmente serve per condividere le esperienze, ma se tanti esorcisti sono convinti che quando uno vomita una volta si è liberato totalmente, evidentemente non si raccontano che non è così. Nel corso degli anni ho sentito che diversi esorcisti hanno questa convinzione. Leggete i libri di Don Amorth e quelli che ho scritto con lui, per capire. Anche nel mio prossimo libro, che uscirà a marzo/aprile 2023 dò ampie indicazioni di come stanno le questioni su questo tema e su come liberarsi. Due vescovi e Don Roberto Liani hanno dato il loro contributo dottrinale nel libro.   

Come si prega via telefono sugli altri (ripeto che c’è differenza tra “per gli altri” e “sugli altri”: ogni intercessione va bene, ma sovente si ottiene di più con le preghiere Sulla persona, di persona o via telefono). Cominciamo sempre con l’invocazione cantata allo Spirito Santo, poi alcune preghiere di comando e alcune per sciogliere ogni maleficio. Poi, tenendo presente il problema della persona, si scende nel dettaglio. Io invio di solito dei video o dei vocali di preghiera via telefono, per aiutare chi è volenteroso. Ma poi il Signore aiuta, la Grazia di Dio sopperisce ai nostri limiti. La Grazia di Dio non va contro la natura umana, la vivifica, se la si accetta. Per questo chi dice “Tu sei fortunato perché hai la grazia delle fede” dice una stupidaggine, la Grazia viene data a tutti, c’è chi asseconda, cioè l’accetta e c’è chi la rifiuta..

Maria Santissima ha detto a Fatima: “ Per i peccatori dite spesso, quando compite qualche sacrificio: è per la conversione dei peccatori”. Anche i digiuni quindi si possono offrire con questa intenzione. I digiuni purificano, elevano a Dio. Ci sono i digiuni consigliati da Maria Santissima e dalla Chiesa, a pane e acqua, ma se uno non può farli si può inventare altre forme di digiuno, quelle più consoni al suo fisico. Io in particolare faccio quello dalla festa dell’Assunzione di Maria alla festa di San Michele Arcangelo, il digiuno che nelle Fonti Francescane c’è scritto che San Francesco eseguì prima di ricevere le stigmate sul monte Averna: dal 15 agosto al 29 settembre, festa dei tre Arcangeli Maggiori. Ai Figli della Luce consiglio di fare questo digiuno di San Francesco. Può essere utile anche al posto del digiuno eseguire una forma di riparazione: 50 Pater Ave e Gloria offerti al Sacro Cuore di Gesù. Qualsiasi benedizione di riparazione deve essere fatta con la voce, non con il pensiero. SOLO CON LA VOCE, Più O MENO ALTA. Anche le preghiere di liberazione: mai con il pensiero, sempre e solo con la voce  

Per chiunque è in una situazione di peccato eseguiamo sempre una novena al Preziosissimo Sangue di Gesù per la sua salvezza e poi novena al Preziosissimo Sangue per la sua conversione, da portare avanti anche per anni.

Ricordo a tutti che la novena al Preziosissimo sangue va recitata una novena per ogni intenzione, con la voce, anche se sussurrata. Va fatta anche per chi non crede e per chi non ce le chiede, anzi soprattutto per loro. E soprattutto per i nostri nemici. Quella del venerabile Bartolomeo da Saluzzo sono sul nostro sito. Tutte le forme devozionali sono belle e utili, ma ricordate che solo il sangue di Gesù protegge dal demonio, libera e salva. Questo è un dogma di fede, non me lo sono inventato io.

Altra cosa: le preghiere di liberazione è opportuno leggerle in cartaceo, quindi vanno stampate, non lette dal cellulare, perché si può essere più imperiosi e ci si distrae di meno. Tramite il cellulare alle volte il nostro nemico si insinua e combina guai. Ho aiutato una suora che era stata maleficiata anche attraverso il cellulare. Adesso stiamo seguendo casi di ragazzi che pare abbiano ricevuto effetti malefici anche attraverso il cellulare. Non accade spesso, ma se è possibile le preghiere meglio farle leggendole su carta.

Voglio dire adesso qualcosa di utile che una singola persona deve sapere. Satana e i satanisti o i maghi si possono avvalere dei defunti dannati in tre modi: facendo un rito magico mischiando la polvere di ossa di un morto con altre cose, qualsiasi altra cosa: carne, vino, polvere di animali, ecc. La persona innocentemente mangia o beve queste cose. Pertanto la persona ha nel suo stomaco, sovente tramite rito macumba, la polvere delle ossa di un defunto; oppure un altro modo: Satana invia il defunto, cioè lo spirito del defunto, l’anima dannata che è finita nell’inferno, per essere chiari, dentro lo stomaco della persona. Oppure può essere il morto che è nell’inferno che per suo odio verso qualcuno si rechi lì, nello stomaco dl poveretto che odia. Stiamo seguendo alcuni casi così proprio ora. Ma si capisce dopo molto tempo, che la persona ha questo problema.    

Quanto danno può arrecare un defunto peccatore incallito, anche da morto. Perciò preghiamo preghiamo per i peccatori. Offriamo sacrifici.

Di recente abbiamo trovato un insolito rito magico. Hanno maleficiato della cioccolata senza averla scartata, dandola poi a qualcuno che in  buona fede l’ha ingerita. Il maleficio era nello stomaco.  QUINDI NON C’E’ BISOGNO  DI SCARTARE UN ALIMENTO, PER RENDERLO MOLTO PERICOLOSO.

Non lo sapevo e non l’ho mai sentito dire da nessuno. E’ interessante. Un maleficio  è pertanto anche questo. Si dice che è stato fatto per trasposizione, cioè per spiritismo. Per fortuna è un maleficio raro. Anche questa cosa l’ho appresa facendo le preghiere di liberazione secondo gli insegnamenti di Don Amorth.

Non posso qui ripetere le azioni che una persona può fare per liberare sé stessa o i suoi famigliari dall’azione del maligno, andate a sentire la catechesi “tante cose non si sanno” che è sul canale You Tube de I figli della Luce. Ho parlato in essa di azioni che voi laici potete fare, tante cose che non sapete di potere fare e non fate, PER LIBERARVI. Non aspettate i preti per fare queste cose, men che meno gli esorcisti, che hanno tanto da fare. Metteteli in atto voi, Don Amorth ha sempre detto “la gente si deve svegliare”. Don Amorth viene spesso ai nostri incontri, anche nelle preghiere via telefono. Quando io chiedo: Don Gabriele carissimo, per favore poni la tua stola sulla testa di questa persona maleficiata cosicché il maligno vada via, sempre il demonio urla di più oppure la persona sente pesantezza e giramento di testa, che non aveva pochi minuti prima. E’ capitato anche pochi giorni fa. Perché non lo chiedete anche voi?  

“La gente si deve svegliare”, Don Amorth lo asseriva anche per la benedizione delle case e degli oggetti, la liberazione che il singolo può fare per le sue cose e la sua famiglia. “Nel nome di Cristo Gesù spezzo e rompo ogni maleficio fatto sulla mia casa, sulla mia camera da letto, sul mio letto, lo spezzo e lo rompo lo sciolgo e lo anniento”, un segno di croce sull’oggetto e acqua benedetta e via. In genere dopo alcune volte si scioglie, se è una maledizione. Gli oggetti maleficiati che trovate in casa e che non avete messo voi, o che sospettate che abbiano un maleficio, bruciateli voi, che bisogno c’è di portarli da un prete, diceva sempre Don Amorth. Si bruciano, mettendo un po’ di alcol e acqua benedetta e si prega: “Signore vieni a liberarmi da ogni maleficio fatto tramite questo oggetto. E un pater ave e gloria”. La cenere degli oggetti bruciati si butta nella spazzatura e non c’è assolutamente bisogno di fare nulla, si butta così come è.   

Nel nostro sito www.ifiglidellaluce.it ci sono tante preghiere che potete mettere in atto, nella catechesi di cui ho accennato spiego molte cose, nei miei libri, quelli con Don Amorth e gli altri, soprattutto il prossimo, racconto e illustro tanti episodi e questioni utili per la liberazione. Comperateli, i libri si possono rileggere anche dopo anni, come io faccio con quelli di Don Amorth: la mente dimentica tante cose, ma i libri aiutano a ricordare. Nel mio canale ci sono tante preghiere di liberazione, so che danno fastidio al demonio. Ma fatele soprattutto voi. Non aspettate sempre il guaritore, il liberatore perché questi doni Dio li ha dati a tutti noi, nel Battesimo e anche i santoni possono sbagliare. Nessuno è santo, perfetto sulla terra. Un noto guaritore laico ha detto a diversa gente nei suoi incontri pubblici che erano guariti, anche da malattie importanti, e quando ho incontrato queste persone stavano morendo. Un altro sacerdote “carismatico”, con doni di conoscenza, ha detto a una persona “tu hai un tumore e morirai tra poco”. La persona aveva davvero il tumore, si è sentita psicologicamente morire. Poi un suo famigliare ha chiamato me: risultato, la persona è ancora viva, il sacerdote è morto. E sono passati quasi dieci anni, da quando lui le disse questa “profezia”. Non esistono santi sulla terra. Io consideravo santa una donna che diversi mesi fa mi ha ferito tantissimo, accusandomi di essere bugiarda, lo ha ripetuto diverse volte e per mezz’ora mi ha insultato. A nulla è valso che dicessi “basta che vai sul nostro canale You Tube e capirai che non ho mentito”. Ho parlato poi con la persona che l’aveva indotto a credere che avevo mentito e con serenità mi ha spiegato perché lui si era sbagliato. Ma questa donna mi ha insultato, deriso, calunniato e mi ha detto che mi ha sopportato per tre anni. Si sopporta un nemico. Ho mangiato e pregato parecchie volte con questa persona, mai avrei immaginato un simile odio. Ho sofferto molto, credo più per la delusione che per le accuse ingiuste. Vi ho riferito questa mia esperienza per dire “state attenti”. Calunnie e ingiurie per abbassare gli altri in realtà abbassano noi, e di ogni parola c’è l’effetto, e  nessuno è perfetto.

Però lo Spirito santo ci rinnova, cambia i nostri ragionamenti. Se non siamo rinnovati dentro non siamo incamminati verso la Gerusalemme Celeste.  

Dobbiamo prendere forza e coraggio da Lui. Lo ripeto sempre: i carismi crescono mano mano che vengono messi in pratica, anche in cenacoli presso le famiglie.

I cenacoli sono una caratteristica dei i figli della Luce. Sin dall’inizio li abbiamo incoraggiati. Distribuiamo anche un depliant con l’immagine di Maria nella copertina e dietro vi è La Sacra Famiglia, nel depliant vi è scritto tra le altre cose “nel nome di Gesù facciamo società con San Giuseppe e la Beata Vergine Maria per la salute dell’anima e del corpo dei nosstri cari”. E si scrive il nome di ogni famigliare. Nei cenacoli si inizia con l’invocazione cantata allo Spirito Santo, si fanno molti canti di lode, si recita il Santo Rosario, si prosegue con le richieste per le necessità dei presenti, sempre a voce alta. Per es: diciamo due Pater ave e gloria al Sacro Cuore di Gesù per le necessità di Paola, per la soluzione del suo problema e si finisce con una persona che legge una preghiera di guarigione o di liberazione per tutti.

E’ consigliato anche recitare una preghiera di sigillo al Sangue di Gesù. Sul sito de I figli della Luce questo è spiegato e trovate anche la preghiera.

Non c’è bisogno di alcuna autorizzazione per aprire un cenacolo presso le famiglie, chiunque lo può fare. Se c’è un nostro responsabile di zona è sufficiente che una volta aperto le persone ne diano comunicazione al responsabile di zona, appena possono. A chi vuole aprire un gruppo de i figli della Luce consiglio di porlo sotto la protezione del Preziosissimo Sangue di Gesù, per ricavarne sicurezza e protezione.

Alle volte le persone mi chiedono: perché Dio permette che abbiamo delle sofferenze forti, prima di aiutarci?

Rispondo: Per accrescere in noi la fiducia in lui, affinché ci riconosciamo pienamente come figli e mettiamo da parte la nostra mancanza di abbandono a lui, dovremmo essere come “bambini” che hanno totale fiducia nel padre. E lo imitano anche negli atteggiamenti, nelle azioni. Ora ragioniamo. Quanto ha sofferto Gesù per noi? Tanto, ma tanto davvero. Se non soffriamo anche noi in qualche misura andando oltre a quelle che crediamo essere le nostre capacità, come possiamo essere in comunione con Lui, per dare il nostro contributo, come dice San Paolo, al mistero della Passione di Cristo e salvezza operata da Lui per tutti noi! Tutti gli esseri umani sono connessi tra di loro, anche se la maggioranza non ne è cosciente. Siamo tutti stati creati da un unico Padre, pertanto il bene di tutti coincide con il bene di ciascuno, e viceversa: il bene di uno coincide con il bene di tutti. Eccoci collegati al principio di cui sopraddetto, inerente alla Passione e al mistero di salvezza. Se un cuore è ferito o dolente, tutto il corpo è dolente, ne risente e soffre, se uno bestemmia o maltratta il fratello, tutto il corpo di Cristo, per usare sempre le parole di San Paolo, ne risente. Il suo peccato ricade su tutti noi. Spesso siamo ostili gli uni agli altri, gelosi, in competizione tra di noi,  non ci rendiamo conto che siamo in relazione tra di noi, anzi che dipendiamo gli uni dagli altri. E tutti dipendiamo dal Padre.

Attraverso molte prove e tribolazioni Giacobbe, Mosè, tanti profetti e tanta gente comune si è mantenuta fedele a Dio, non lo ha insultato, come va tanto di moda ora; si diventa amici di Dio superando le difficoltà con serenità e usando i doni. DIO è GIOIA E VUOLE CHE SENTIAMO GIOIA, CHE DONIAMO GIOIA. GIOIA. PERCHE’ IL SUO REGNO E’ UN REGNO DOVE C’E’ GIOIA INFINITA.

 E’ chiaro che se si combatte il demonio, se ci si libera dal demonio e si vuole liberare qualcuno, anche un proprio famigliare, al cretino non sta bene. Bisogna aspettarsi qualche ritorsione, qualcosa di cattivo da parte sua. A Bologna pochi anni fa, quando sono andata per parecchi mesi a pregare in una chiesa, ho appoggiato il mio ombrello su di una panca vicino a me. Non si è seduto nessuno, nessuno su quella panca. Ho poi pregato singolarmente su diverse persone. Quando sono andata a prendere l’ombrello, era rotto. Ho sorriso  e l’ho fatto vedere a Alessandro, un amico che era lì. Pioveva. Siamo usciti dalla chiesa e abbiamo camminato con io che tenevo l’ombrello a mezz’asta e dicevo: Siamo l’armata Brancaleone del Signore. Branca branca branca, leon leon leon. Ftiut bum!

Bisogna prenderla con serenità. Dio è gioia, lo ripeto, dobbiamo donare gioia. E liberare dalla tristezza, dai fardelli, donate abbracci, gioia. SOLAMENTE COSì LA GENTE GUARISCE E PUO’ DONARE PACE E GIOIA AGLI ALTRI. UN CUORE TRISTE, FERITO, IRRADIA NEGATIVITA’. DOBBIAMO SENTIRCI MOLTO DI PIU’ FRATELLI DI UN DIO CHE E’ GIOIA E POTENZA DI RESURREZIONE. Le prove ci saranno sempre. Don Amorth mi ha ricordato prima di morire che la persona di Dio è sempre molto contrastata. Mi ha ricordato che Padre Pio ebbe 6 condanne, 6, da parte del Sant’Uffizio. Che non gli sono state tolte. NON GLI SONO STATE TOLTE. Eppure è santo, riconosciuto come tale dalla Chiesa. Durante il ritiro del 17 gennaio 2016, tenutosi presso i locali del Convento attiguo alla Chiesa di Sant’Antonio dei Frati Minori, a Roma, ho chiesto al Signore nostro Dio una Parola per I FIGLI DELLA LUCE. Ad apertura di Bibbia è venuto “il BENEFICIO DELLE PROVE” (Gc 2,4), che quindi è la Parola di Dio per tutti i figli della Luce, dovunque essi si trovino. Le prove, le difficoltà si superano mantenendosi fedeli, come nel matrimonio. Benedetto XVI ha detto: “In un mondo in cui la menzogna è potente, la verità si paga con la sofferenza. Chi vuole schivare la sofferenza, tenerla lontana da sé, tiene lontana la vita stessa e la sua grandezza; non può essere servitore della verità. Non c’è amore senza sofferenza, senza la sofferenza della rinuncia a sé stessi. Là dove non c’è niente che valga che per esso si soffra, anche la stessa vita perde il suo valore“. Interessante. Benedetto XVI è un genio, oltre che un grande santo.

IL BENEFICIO DELLE PROVE, CIOE’ LA PAROLA CHE DIO HA DATO PER TUTTI “i figli della Luce” nel mondo, è accettare di condividere con il fratello anche le sue pene. Pregare per lui e soprattutto su di lui, come ho già detto varie volte.

Io chiedo ai Figli della Luce di tenere presente le 3 C (di chiesa). Le 3 C per portare il regno di Dio nel mondo sono: COMPRENDERE (andate nel mondo, guarite gli infermi, resuscitate i morti. Chi crede in me compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi” Gv 14,12). Comprendendo si ama veramente e si libera in modo corretto. Nel mondo regna Lucifero, spirito di confusione mentale, noi dobbiamo avere le idee chiare; CONDIVIDERE, prendendo su di sé le sofferenze dell’altro. Chi non aiuta chi soffre, non si avvicina a Dio. Rimane dove è. Quindi nemmeno si libera. Condividere vuole dire anche raccontare ciò che Dio ha fatto per noi e le nozioni che Don Amorth ci ha dato e quelle che abbiamo appreso noi. Una volta Don Amorth fu criticato perché era andato in una trasmissione televisiva dove vi erano ballerine sculettanti e non molto vestite. Glielo riferii e gli chiesi: lei cosa risponde a queste critiche? Fece spallucce e disse: «non mi importa nulla, andrei a parlare di queste cose anche all’inticamera dell’inferno». Era un genio. E’ così che si fa. La terza C è di CURARE. Curare e guarire le ferite dell’altro, cioè donare consolazione e guarigione.

Maria Santissima ha detto a Fatima: Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.

Sto leggendo un libro che tratta delle rivelazioni profetiche date da Gesù alla suora ungherese Suor Maria Natalia Magdolna, mistica del XX secolo, morta nel 1992 in odore di santità. Le apparizioni che ha avuto si riferiscono agli Ultimi Tempi, così viene chiamato il tempo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Esso avverrà, secondo le parole della Vergine alla religiosa ungherese, seguendo la via che Maria ha proposto a Fatima. Riparazione, penitenza, preghiera per i peccatori, evangelizzazione, liberazione. Esattamente la nostra spiritualità. I carismi di guarigione, liberazione, consolazione, spianano la strada e sono in combinato disposto con la spiritualità. IL trionfo del Cuore Immacolato di Maria avverrà quindi applicando questa spiritualità, lo ha detto Maria Santissima a questa suora. E Gesù ha confermato: “Rallegratevi perché mia madre immacolata, nella pienezza del suo potere regale e della sua Grazia, in unione con le schiere angeliche, annienterà il potere dell’inferno”.

La vergine ha soggiunto: «Quando satana arriverà ovunque al potere; quando avrà catturato la maggior parte delle anime; quando il suo orgoglio gli lascerà credere di poter annientare il bene, la creazione intera e persino le anime; quando la vera fede non sussisterà più che in qualche anima; quando la luce della fede rimarrà accesa in pochissime famiglie, perché i tiepidi e gli indecisi avranno ceduto alle seduzioni di satana, allora improvvisamente arriverà la vittoria decisiva della divina misericordia. Nel momento in cui satana si illuderà di essere il padrone del mondo, gli strapperò il suo bottino dalle mani. La vittoria finale non apparterrà che al mio divin Figlio e a me». Leggete questo libro, dona gioia. Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna, Edizioni Sugarco.

Sono convinta che il mio prossimo libro darà un forte contributo al Trionfo del Cuor Immacolato di Maria, perché riporto molti modi in cui si può ottenere la sua protezione e vittoria, la vittoria contro il demonio tramite Maria Santissima. Non so ancora il titolo, ma dato che il demonio mi dice spesso “suoraccia di merda tu sei la mia rovina” penso che qualche cosa di questa frase ci sarà nel titolo!

Non posso terminare questo incontro senza aggiungere alcune cose:

C’è correlazione tra Fatima e lo scapolare del Carmelo. Maria Santissima a Fatima il 13 settembre 2017 è apparsa a Sr. Lucia con  lo scapolare in mano. E il 13 ottobre, al termine del ciclo di apparizioni, quando la conversazione fra Lucia e Nostra Signora del Rosario stava finendo, tutti e tre i pastorelli hanno visto Nostra Signora del Monte Carmelo che ricordava i Misteri Gloriosi del Rosario.

Come forma di protezione dal maligno io consiglio di portare lo scapolare. Si può anche tenere in tasca o nel portafoglio. Papa Pio X concesse la possibilità di sostituire lo scapolare di stoffa con una medaglia.

Ho ultimato da poco la lettura di un libro che riporta l’ultima intervista che Don Amorth ha dato, si intitola Maria e Satana, edizioni San Paolo. Tra le altre cose dice che questo che stiamo vivendo è un periodo di martiri laici. Mai c’è  stato come ora un periodo di santi martiri laici. Quanto ha ragione! Oggi la Chiesa ha più martiri di ieri. Nel libro c’è scritto un’altra notizia che credo che pochi sappiano. Il valore della verginità è cominciato con Maria Santissima. Non esisteva. Pochi anni fa Amorth ebbe ospite a un convegno una nota scrittrice ebrea, che gli confermò: “Anche oggi, presso il mio popolo, presso noi ebrei, c’è il culto della maternità, la si elogia. Non c’è nessun rispetto per la verginità”.  Il valore della verginità l’ha portato nel mondo Maria Vergine.  Dio si è preparato Maria per incarnarsi. Pensiamo che rapporto strettissimo c’è tra Gesù e Maria. Un rapporto spirituale strettissimo e un legame fisico intensissimo. Hanno lo stesso sangue, Gesù ha lo stesso sangue di Maria. Ho parlato di questo perché desidero ricordare il valore delle benedizioni di sangue, come le chiamo io, le benedizioni della madre. Amorth parlava delle maledizioni di sangue, quelle della madre, che sono difficilissime da togliere, perché sono pesantemente negative. Io voglio rilevare la potenza delle benedizioni di sangue, le benedizioni della madre. Un segno di croce sulla fronte del figlio, un segno di croce sul corpo dove il figlio ha dolore, che ci vuole a farlo? Con o senza olio esorcizzato. Ho mostrato (mostrato)  a qualche madre la differenza tra la sua potenza di liberazione e lo stesso gesto fatto da me. Il demonio era più incavolato. Poi dipende anche come lo fai.. ma di sicuro le benedizioni della madre, le benedizioni di sangue, sono efficacissime, procurano dolore al nemico infernale. Se non si può fare di persona, eseguitelo con la sua foto davanti. Meglio di persona però.

Nell’esposizione che vi ho fornito vi sono delle indicazioni per I figli della Luce e per chiunque vuole vivere nel regno di Dio. Insisto nel ripetere  che nostre preghiere di liberazione  sono le più potenti, le più efficaci tra quelle che ci sono in circolazione. Lo ha capito anche il maligno. Alle volte il demonio è talmente ridicolo che sembra fare il buffone. E’ talmente incavolato con me che talora mi ha detto “sei peggio di un prete”. Non ha tutti i torti. E’ un fatto di serietà, non si può collaborare al regno di Dio in modo maldestro, con imperizia. Per esempio ci sono esorcisti che dicono alle persone: lo sai vero che forse non guarirai mai! Follia, follia pura. E’ come dire a un malato di malattia fisica che non guarirà mai. Lo si condiziona spiritualmente. E poi se non è l’intercessore convinto che la persona ne può uscire vittorioso, come può entrare la vittoria di Gesù. NON RISULTA CHE GESU’ ABBIA MAI DETTO UNA COSA DEL GENERE A UN INDEMONIATO. Io invece dirò sempre a tutti, con San Giovanni Apostolo: “Puoi vincere, perché colui che è in te è più grande di colui che è nel mondo”. Cioè il demonio. Per la precisione San Giovanni ha scritto: “Avete vinto, perché colui che è in voi è più grande di colui che è il mondo” (1 Gv 4,4). Vale per tutti i figli della Luce, perché la Luce di Dio è con noi, il Cristo risorto è in noi e con noi.

Ecco, questo è quello che volevo comunicare. Se tenete presente queste cose saremo un esercito al servizio di Dio, un esercito di pace e di gioia, di potenza d’amore. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono con le loro preghiere, ne abbiamo tanto bisogno. Come si prega per  chi aiuta gli altri, che sia un sacerdote o un laico? Si può offrire due Pater Ave e Gloria al Sacro Cuore di Gesù per le sue necessità spirituali e temporali, o fargli celebrare qualche Santa Messa. Bene sarebbe anche ogni tanto pregare su di lui, anche via telefono, per liberarlo un po’ dall’oppressione del maligno. Ora prego un attimo io per gli intercessori.

 Ti prego Padre Santo per I figli della Luce, in particolare per coloro di noi che pregano sugli altri. Ti chiedo di frenare l’azione del maligno su di loro. Ti prego Padre con la preghiera di Gesù nell’orto: ti prego per coloro che mi hai affidati, che siano una cosa sola con te e non ci siano divisioni tra di noi, affinché il mondo veda le tue meraviglie e creda in te. Il mondo li odia, fa che appartengano a te. Termino con una considerazione del caro amico Don Gaspare Sutera che sulla nostra pagina Facebook ha scritto: “Il Signore preferisce a volte condurci per strade “senza via d’uscita” per manifestare la Sua gloria. Ma Dio che può aprire una strada nel deserto e far scorrere fiumi nella steppa, ha anche aperto una strada nel mare per seppellirvi il Faraone con il suo esercito, dando ad Israele una vittoria completa. Così è per noi. Dio ha per noi pensieri di pace, per darci un avvenire e una speranza (Geremia 29,11), fidiamoci di Lui, e delle Sue vie, anche se queste sembrano le più impossibili da affrontare e le più sconvenienti. In esse Dio mostrerà la Sua grandezza”. Don Gaspare ha ragione.

Benedizione a tutti, pace e gioia.